Grazie
Padre Filippo
perchè hai trasmesso
ai giovani e ai non giovani di
tutta Italia l’amore per la montagna e il
rispetto per la natura, per la fiducia che hai sempre
avuto nelle persone e nella vita stessa, per la tua incrollabile
fede in Dio, per le tue preghiere quotidiane, per le rilassanti
meditazioni mattutine che ci hai offerto, ascoltando quel magico ruscello
che scorre ancora tra i caprioli e le eterne montagne della Val Gardena,
per la forza e la determinazione di cui tu eri per noi un grande esempio,
le montagne ti hanno accolto in un abbraccio morente,
rimarrai per sempre nei cuori delle persone che hanno avuto la fortuna di incontrarti,
il Sassolungo rifletterà per sempre il tuo viso, guarderà i giovani al Capriolo e gli immancabili avventurosi che scaleranno quelle meravigliose montagne,
la tua anima venga accolta dai sorrisi degli Angeli,
anche il cielo oggi piange
Ti vogliamo bene
Si, caro Filippo, ti vogliamo tanto bene.
PER SEMPRE.
Non ti conoscevo, ma mia sorella Margherita sì – e molto bene. La scorsa estate le avevi fatto da sicura in arrampicata, ha un bellissimo ricordo di te e delle vacanze a selva da cui tornava sempre raggiante. Ti voleva molto bene. E’ lontana da casa in questi giorni, non può testimoniare qui e allora lo faccio io per lei. Ora che sei in Paradiso pregherai per tutti i tuoi giovani e loro pregheranno per te. Ciao Padre Filippo,
Pietro
Il mercoledì sul grignone era sempre festa col tuo sorriso e il tuo modo di essere sempre disponibile .Ciao Padre Filippo dal cielo prega per tutti noi. Alberto
Le giornate sui “tuoi monti” in tua compagnia sono ricordi indelebili nella mia mente. Grazie per essere stato una guida attenta e premurosa di tante passeggiate in montagna! prega per tutti noi. Beatrice
grazie perchè ci hai insegnato a sentire il vento dello spirito che allontana le nuvole…del nostro vivere.marina
La Vale oggi mi ha detto che le sembra di vivere in una bolla di irrealtà, non riesce a capire se è davvero accaduto o no. Domani io e la Vale verremo al funerale, incontreremo i selvatici e saremo una comunità che pregherà per lui, tra la gioia del nostro incontro e l’infinita tristezza per la perdita di una persona splendida che ha segnato la vita di molte molte moltissime persone!
Ci sarai nei cuori di tutti, ci sarai in ogni passo che faremo in montagna, in ogni alba che vedremo, in ogni nuova persona che incontreremo
Grazie
Caro filippo tu ci hai sposato qualche anno fa, tu ci hai insegnato ad amare le scritture e a guardare le cose con serenità. Eri il nostro angelo custode, per fortuna hai fatto a tempo a vedere la nostra Ketlyn e a benedirla. Ti porteremo per sempre nel nostro cuore. Eri un uomo meraviglioso. Grazie
Ciao Son Filippo …
Cosi’ cominciavano e tue Telefonate e cosi’ che voglio Ricordati con il tuo Sorriso e la Su Cir
Un Forte Abbraccio
Caro Filippo, tu mi hai invitata alla generosità e a sorridere in mezzo ai sentieri della montagna e dello spirito. Cammina ancora con noi !
Filippo, mi hai chiamato al cell. inizio settimana scorsa….ho ancora le tue parole gioiose e premurose nelle mie orecchie, la tua voce era un simbolo, il tuo sorriso disarmante, il tuo inno alla vita e all’amore infinito per Dio e per la montagna erano delle certezze e speranze per chi ti ascoltava….la montagna ti amava così tanto che alla fine ti ha preso…..Ho avuto tanti flash-back in un attimo subito dopo aver appreso la sconcertante notizia….sei stato la mia guida per alcuni anni fondamentali della mia crescita di adolescente, non solo spirituale ma umana. Profondamente, ora dal mio cuore, ti prego, ti ringrazio per tutto l’amore insegnato, per il trasporto contagioso nel guardare un’alba nascere sulle Dolomiti, per avermi sostenuto nella mia “vocazione” artistica, sempre e ogni volta, ad ogni costo….andare avanti, resistere, resistere…Eri e sarai sempre il mio grande, immenso, Padre spirituale….Ogni giorno inizierà con quel silenzio che tu ci hai insegnato a Selva….guardando le montagne, troverò il tuo sorriso contagioso e disarmante indelebile e confortante…e tu da lassù guarderai a noi e con la tua grande mano piena d’amore, saluterai….sei tu il Signore delle cime……Un abbraccio immenso, tuo Mauro
Padre Filippo, ti abbiamo conosciuto tanti anni fa a Selva, c’era ancora padre Laner…
Ti ricordiamo tutti, ricordiamo come eri sempre sereno, bello, determinato, entusiasta…. quanti ragazzi hai accompagnato a vedere il sole che sorge sulle montagne della val Gardena?
Ti vogliamo bene
Padre Filippo,
sei morto fra le tue montagne, facendo quello che amavi fare………poi ….. è stato un attimo e ti sei ritrovato ancora più in alto ….. al cospetto di quel Dio che hai amato e servito con umiltà e devozione, che per tutti noi hai testimoniato sulla terra. Sarai sempre il mio eccezionale “accompagnatore spirituale” (come preferivi dire).
Continua dal PARADISO a vegliare su tutti noi, continua a volerci bene.
Ti voglio bene. Un grande abbraccio.
Silvia
Ciao filippo…la tua voce e i tuoi calorosi consigli dentro la montagna, fra i sentieri durante le passeggiate in Val Gardena…fin da quando facevo i minicorsi…ci riprendevi se alzavamo la voce…ci richiamavi per ascoltare il silenzio o per vegliare dei paesaggi stupendi…eri curioso…mi dispiace non essere venuto stamani ma non ce lho fatto ma era giusto che ci fossi…Grazie di tutto…un abbraccio forte. Matteo
Non so chi sia l’autore di questo blog. Vorrei ringraziarti per questo pensiero. Io oggi ho 34 anni, e ho conosciuto Filippo a Selva nel 97 quando ne avevo 23. Forse alcuni di quelli che hanno lasciato e lasceranno il loro commento qui li ho già incontrati. Vorrei unirmi a tutti per questo saluto a Filippo e ringraziarlo per la traccia che ha lasciato anche nella mia vita.
Un forte abbraccio
Antonio
grazie perchè…
…ci hai insegnato a mantenere sempre lo sguardo alto nel cielo, dove volano le aquile…
…perchè ci hai ricordato quanto è importante essere delle aquile…
…perchè hai trascinato tutti con la tua voglia di vivere….
…perchè sapevi trovare la bellezza…
…perchè ora la sappiamo trovare anke noi…
…perchè ci hai sempre condotti sorpassando ogni ostacolo…
…per le splendide albe ke ci hai regalato…
…perchè sei un modello di vita…
…perchè ci ricorderemo sempre di te…
…perchè eri sempre sorridente e il tuo sorriso contagiava tutti…
Sono passati 15 anni da quanto ho avuto la fortuna di incontrare padre Filippo durante una estate a Selva, un incontro che ha lasciato un segno…
un testimone della Parola vissuta fino in fondo…
un dono che Dio Padre ha voluto fare a tutti coloro che lo hanno incontrato
Cambiavano le persone intorno ma tu, come il Sassolungo, c’eri sempre ad accoglierci con le braccia aperte e come quella montagna, ci sarai sempre ad accompagnarci lungo il cammino.
A selva di Val Gardena, che ci dicevano non essere un isola felice, ho incontrato il mio attuale ragazzo, ho conosciuto le mie attuali più grandi amiche e il mio migliore amico. Dall’esperienza di Selva dipende la mia scelta universitaria, insomma tutto quello che sono adesso!
Che trampolino interessante!
e tu Filippo c’eri sempre come il profumo dell’erba che si diffonde nell’aria!
Chi viaggia da solo va in fretta, chi viaggia assieme agli altri va lontano…oggi c’erano centinaia di persone a salutarti e in quell’applauso finale ho sentito tutto l’amore che ci hai dato e di riflesso ti rimandiamo
ti ho conosciuto grazie a mio marito giuliano tuo compagno di scarpinate in montagna. ci lasci un grande vuoto .il tuo grande dono era quello di far sentire le persone importanti e al primo posto nel tuo cuore .oggi al tuo funerale ho visto il grande amore per te in quella marea di persone . grazie per quello che ci hai dato in questi anni.
Caro Filippo,
grazie per essere stato una guida sicura e illuminante
nel periodo di scelte del mio cammino e per essere stato una presenza importante e fedele per me e per molti.
Grazie.
Grazie per essere stato umile maestro, al servizio, uomo dei fatti e della Parola.
con infinito affetto
Filippo ripensando ai tanti bei ricordi Selvatici mi sono ricordata che chiudesti uno dei corsi invernali con una delle tue tante frasi “celebri”: AL PASSATO GRAZIE ….AL FUTURO SI. Ringrazio tutti gli attimi passati che hai trascorso con noi. Grazie per aver fatto parte della nostra vita sino ad ora e per aver accompagnato molti di noi nelle scelte importanti della vita e nei momenti difficili. Cercheremo di essere noi la testimonianza futura di tutti i tuoi insegnamenti e dell’amore che ci hai trasmesso ed insegnato.
Ti abbraccio con infinita gratitudine e con la speranza che un giorno ci rincontreremo in quella fonte inestimabile di gioia che tu hai già raggiunto. Aiutaci a vivere in modo tale da poterti un giorno riabbracciare.
Grazie di essere esistito per noi…… grazie Filippo, resterai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi.
Silvia
Ciao Padre Filippo, grazie di tutto.
Non smetterò mai si ringraziare il Signore di avermi dato la possibilità di conoscerti.
Ciao maestro di vita
Ricordo Filippo, conosciuto nel lontano 1980, come un uomo che ha cercato Dio, l’ha trovato e che non si è più staccato da lui attraverso la contemplazione e la consapevolezza.
Il suo silenzio era di piena presenza, non un’assenza a se stesso e al mondo; i suoi strumenti la natura ed il Libro; le sue parole pesate e calibrate.
Magari, sbaglio, ma credo sia una delle poche persone di cui posso dire: ha trovato se stesso, il più bel complimento che si possa fare ad una persona in cammino verso Dio.
Caro Padre Filippo
ricordo i disegni che ogni anno a Selva ci annunciavano la prossima “passeggiata”, così la chiamavi tu, i tuoi consigli per affrontarla e il tuo “passo” là davanti a tutti noi. Voglio ricordati così, ….sempre davanti a noi.
Leggendo tutti i vostri commenti mi sono resa conto con ancora più chiarezza di quanto Filippo abbia toccato e cambiato la vita di moltissime persone, di quanto fosse…semplicemente straordinario. Ogni sua parola, ogni suo sguardo, le sue riflessioni, le cercavo e ascoltavo come un dono, come perle di saggezza. Avrei voluto parlare di più con lui, conoscerlo più a fondo per imparare di più. Già solo nei pochi (ma intensissimi!) giorni dei corsi estivi a Selva mi ha colpita profondamente, è diventatato un esempio ed un punto di riferimento. Con la sua innocenza, lo sguardo di bambino curioso con cui guardava il mondo, la sua energia ed incrollabile fiducia, il suo amore semplice e profondo per il Creato…Non lo dimenticherò mai.
Ti voglio bene Filippo, grazie, grazie di tutto…
Grazie anche a chi ha progettato e creato questo sito e che vuole restare in incognito…
DOBBIAMO VOLARE ALTI!!SIAMO AQUILE NON POLLI!!!
grazie per tutto per 2 belle,emozionenti,intense selve che sono riuscuta a passare con te…l’alba,i tuoi sorrisi contagiosi,l’energia chhe tramettevi sempre,gli scarpantibus,e le montagne(che anche al buio conoscevi ogni sasso).
GRAZIE
Caro Filippo,
anche se ci vedevamo raramente per noi eri sempre presente nei pensieri, nei bei ricordi di Selva degli anni della gioventù e nelle frasi che ogni tanto ci lasciavi che per noi erano come raggi di quel sole che illumina la tanto amata alba sulle vette della Val Gardena.
Siamo tornati a Selva come famiglia dopo tanti anni e rivivere quel clima di serenità è stato bellissimo.
Come spesso succede ci si rende conto troppo tardi di come si continua a rimandare l’occasione per vedersi, purtroppo siamo tornati a Villapizzone dopo tanti anni venerdì sera e ancora si trovava serenità, nonostante tutto…Sei stato con noi nelle tappe più importanti della nostra vita, quelle gioiose e quelle difficili e non ci hai mai fatto mancare un sorriso e una parola che era sempre quella giusta al momento giusto. La tua presenza trasmetteva gioia e serenità anche a chi ti incontrava per la prima volta. Un grazie grande per tutto ciò che ci hai insegnato!
Rallegrati Filippo!!! Ti vogliamo bene.
Ti ho conosciuto a S. Fedele e ora sei tornato dal Padre,troppo presto tante sono le cose che dovevo ancora imparare da te.Il tuo amore per Gesù,la tua semplicità,l’essenzialità di un gesto di uno sguado di una parola.Continua a faci compagnia perchè quì,senza te, ci sentiamo tutti più soli.
Grazie Filippo, per essere stato e per continuare ad essere punto di riferimento per la nostra vita
grazie per il tuo sorriso, per il tuo coraggio, per il tuo pensiero,
per l’affetto che ci hai donato.
sei un grande esempio
Buone scalate nel cielo!
“Il guardiano apre la porta al Pastore e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perchè conoscono la sua voce.” (…) Gesù disse loro di nuovo:”Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà il pascolo”.
Ciao Filippo, grazie per essere stato il nostro “Pastore Bello”; ti preghiamo: intercedi per noi, continua a guidarci lungo il nostro cammino ed insegnaci ancora ad attraversare la porta del Padre.
Chiara e Stefano
Ho conosciuto un uomo di Dio.
Mi ha accolto nella sua casa, quando ne avevo bisogno.
Io, mia moglie, la mia famiglia, dobbiamo molto a lui e alla sua comunità.
Grazie
a un servo buono,
all’arrivo del quale
il Signore,
volentieri,
passa a servire.
Arrivederci!
Grazie padre Filippo.
Ti ho conosciuto a Selva nell’estate del 1997. Il cammino dalle tenebre alla luce e l’alba in vetta è uno dei ricordi più cari che custodisco nel cuore: l’onnipotenza del Cretore e la bellezza del Creato, la forza della speranza, l’ottimismo dell’alba, l’importanza dei compagni di cammino. Poi un campo vocazionale l’anno successivo mi ha incoraggiata ed indirizzata nella scelta di vita. Le tue parole chiare, concrete, ancorate alla Parola, mi hanno aiutata a sciogliere le mie paure, a leggere dentro il mio cuore. Proprio durante le letture del Vangelo che facevi insieme a Padre Silvano al lunedì a San Fedele, mio marito ed io ci siamo innamorati; siamo genitori di tre splendidi bambini. Anche se per anni non ti ho più visto, ho continuato ad ascoltarti attraverso i testi scritti con padre Silvano, e a sentirti come un accompagnatore spirituale attento e scrupoloso. Ora il Signore Gesù ti ha accolto tra le sue braccia piene d’amore e tu dal Paradiso continui a benedire e a proteggere tutte le persone che hai incontrato sul tuo cammino, indicandoci il sentiero giusto.
Noi, guardando il cielo stellato, ammireremo una stella più luminosa delle altre… e ti sorrideremo, ringraziandoti di cuore per tutto il bene che hai fatto e ci hai donato.
“E ti rialzerà, ti solleverà
su ali d’aquila ti reggerà,
sulla brezza dell’alba ti farà brillar
come il sole, così nelle Sue mani vivrai”.
Ricordo un’estate a selva, l’hit del momento era una canzone scritta da due simpatici toscani (non è un luogo comune!):
…perchè Filippo si, Filippo non si scorda mai….padre Filippo…!
Sarebbe bello se qualcuno si ricordasse come continuava (e come iniziava!)…specie i due autori (vero alessandro?!)..
Un abbraccio a tutti i selvatici, e un pensiero dolce a Super Pippo e a tutte le volte che mi ha zittito perchè parlavo troppo durante le gite….!
Piero
Filippo,hai dedicato il cuore alla montagna,consapevole che era il luogo più vicino a quel Signore che hai servito con amore vivo e silenzioso..sei stato guida solida ed esperta,mi hai condotto a capire l’essenza di ogni buon cammino:per contemplare una nuova alba,essere costanti nel desiderio e spendersi nella fatica..anche il tuo ritorno a casa è stato così..ma la gioia che c’è alla fine di ogni sentiero,quando si giunge alla meta,è sempre grande,e credo che ora la tua sia davvero piena,alla presenza di Dio. grazie per quello che mi hai dato durante Selva:quanti piccoli gesti,frasi,battute..nelle quali c’eri TU,presente in quel momento anche nelle cose più banali:ed è così che ti ricordo,con il sorriso e le braccia sempre pronte ad abbracciarmi..grazie!!!
Caro Clerici, ci sono così tante cose che mi girano in testa e nell’animo, che non so davvero come esprimermi….
Nonostante fosse passato moltissimo tempo dal nostro ultimo incontro, eri spesso nei miei pensieri. Perchè molto di ciò che sono (e quindi faccio), ha ancor’oggi, a che fare con te.
Con i tuoi commenti che, per chi era disponibile, potevano diventare preziosi insegnamenti.
Con il tuo stile. Sempre misurato, dentro le righe. Perchè la sostanza lo è per definizione, non ha bisogno di far rumore. E la signorilità non si impara. C’è o non c’è.
Ha, ovviamente, a che fare con le tue montagne. Simbolo e paradigma della tua vita. Considero un vero colpo di fortuna aver trovato proprio te come primo maestro. Mi ha permesso di apprezzare anche, cosa l’andar per monti avesse a che fare con tutto il resto della mia vita.
Non lo scorderò mai finchè vivrò. Quando, in una delle tue brevi battute, che regalavi come niente fosse, mi proponesti il dubbio che forse anche il mare, potesse essere interessante, se visto in verticale. Una delle tue occhiate, un semplice gesto con le mani….. un’illuminazione! Avevo solo 15 anni e mi accompagna tutt’oggi.
Caro Filippo, considero un privilegio l’averti incontrato e, se avrai ragione tu, ci rincontreremo, se avrò ragione io no ma, tant’è. I miei figli ora son piccoli, ma beneficiano del mio incontro con te e quando cresceranno sapranno di te e capiranno qualcosa in più.
Con commossa gratitudine
Stefano.
E’ bello vedere in rete tanti messaggi di affetto per il caro Padre Filippo, Sicuramente questo affetto gli è stato dimostrato anche quando era in vita e lui continuava a restituircelo moltiplicato… come amava ripetere lui “metti in circolo il tuo amore”.
Ragazzi, continuiamo a lasciare messaggi, ricordi, preghiere, pensieri, dimostrazioni di affetto e gratitudine… perchè l’essere di Filippo resti vivo dentro di noi e possa raggiungere quante più persone possibile.
Grazie Filippo, sei stato un grande esempio!
Ti portiamo nel nostro cuore e sei con noi ogni volta che guardiamo le stelle, calpestiamo i fiori per spargerne i semi, ci sorprende un tramonto, ti cerchiamo tra le amate montagne.
…ben dritto sulle gambe, passo scattante, lo sguardo che guardava sempre oltre, un cenno con la testa, un sorriso e un “ciao” appena visibile sulle tue labbra.., ecco il modo in cui mi hai sempre accolto a selva da quando avevo 18 anni ad oggi che ne ho 34 e vengo con la mia famiglia……ti ricorderò così…. sempre lì presente, maestoso e rassicurante come il Sassolungo…saremo un po’ più soli ma ricchi di cio che hai seminato. Ci vedremo, lo so, alla festa che insieme al Padre stai preparando per noi, vivi nella gioia e stendi la mano per proteggerci……….ciao, a presto!!!!
Grazie Filippo per i tuoi sguardi, grazie per le tue parole,grazie per il tuo coraggio,grazie per riportarci con i piedi per terra con lo sguardo rivolto al cielo
Grazie Filippo di continuare ad aiutarci anche da lassù
io pregherò per te e tu prega anche per me
“Svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l’aurora”! (Salmo 108,3)
Ciao e arrivederci!
Elisabetta
Ciao Filippo,
ricordi, ci siamo conosciuti quasi tre anni fa. Allora telefonai a voi gesuiti per un aiuto. E parlai con te. Sei stato molto gentile con il tuo attento ascolto e mi consigliasti un corso imminente a Selva.
Da quel tempo iniziai un cammino che mi ha dato la possibilità di conoscere tante bellissime persone e di fare esperienze profonde che porto spesso nei pensieri.
Ti ringrazio amico Filippo, come a te piace essere chiamato.
Filippo, continuerò a parlarti. Siamo sempre con te, figuriamoci se tu non lo sarai con noi!
Ti vogliamo tanto tanto bene.
Lorenzo
“Quandè ke posso venir lì x una kiakkierata?”. “Non venir qua a kiakkierare: o parliamo o stai a casa”. Credo sia stato il 1° cui rivelavo, il 24 maggio 2007, l’ipotesi servizio civile all’estero e i suoi dubbi; mi spedì a camminare. È stato il 1° ke avevo intervistato x la tesi: aveva aperto la porta di casa d Villapizzone, cercato d capire cosa volessi e ha parlato x un paio d’ore. Non avevo il registratore, così tirai giù note disordinate ma poi non riuscivo a decifrare quello ke avevo scritto, rapito. Quindi trascrissi un po’ a memoria e lui si prese la briga di correggere il tutto. La nascita di Villa raccontata da lui, un pezzetto della sua vita. Vorrei farlo parlare anke qua (http://sce2008.blogs.caritas.it), senza aggiungere altro. Una cosa: bello leggervi, grazie.
paolo
Ci sentiamo tutti un pò orfani dello stesso padre e tutti ugualmente debitori del sapere che ci ha trasmesso e della sua splendida, semplice persona. Abbiamo il dovere di vivere felici e con i valori che ci ha insegnato. Abbiamo un’idea condivisa di Filippo che è molto simile, sappiamo allora bene come fare per camminare ben dritti sulle gambe, con passo energico e scattante e con lo sguardo che va oltre le cose materiali!
Era il 1973, non so come arrivò al Liceo Classico di Reggio Emilia un invito per un percorso “spirituale” a Gressoney, firmato P Laner SJ. Non so come, ma alcuni di noi aderirono (quasi tutti di formazione diversa).
Ci trovammo catapultati in una esperienza fatta di ore di teologia, di scarponi e di immagini condivise.
Poi ci furono tre anni di Selva, etc etc etc
P Gaetano fu così buono da sposare me e Andrea a Reggio nel 1982
Non abbiamo mai potuto più guardare i profili di quelle montagne come se fossero delle montagne qualunque. C’era sempre un altro sentimento
Filippo, grazie di avermi aiutato a scegliere gli scarponi da roccia (per la Grigna), lo zainetto che ci accompagna da 25 anni, della tua domanda se il mio senso sulla storia era statico o dinamico (in certi momenti me lo chiedo ancora)
Aspettaci
Con immenso affetto
Silvana
Quando un’aquila insegna a volare si alza sempre più alta nel cielo fino a perdersi nell’orizzonte ma i suoi piccoli sanno che la rivedranno e sapranno volare anche loro.
Grazie Filippo ,anche a nome di Emanuela.
“Da soli si va forte…ma insieme agli altri si va lontano”
e allora ti affidiamo i nostri cammini …
grazie Filippo, ti voglio bene
ti ricordo eccezionale, prezioso filippo.
due caratteristiche su tutte…che porto tra i miei ricordi ..
LA TUA VISIONE AMPIA PER LA VITA E LA TUA MENTE APERTA, SENZA STEREOTIPI…quell’anno a selva era stata scelta, come richiamo ai temi del corso, una canzone di vasco, “voglio trovare un senso a questa vita…” e tu, filippo, durante la messa, alla preghiera dei fedeli con la tua voce pacata:”preghiamo per vasco”..eccezionale.fuori da ogni schema.
LA TUA CAPACITA’ DI CAPIRE ED INTERVENIRE QUANDO QUALCUNO AVEVA BISOGNO DI INCORAGGIAMENTO…cercavo di trovare il coraggio di scendere da una roccia (che forse era alta 3 metri ma a me sembrava di 150) con la mia corda in mano…temporeggiavo…dovevo lanciarmi all’indietro ma non ce la facevo…ti sei avvicinato… due mani sulle spalle ,uno sguardo intenso, una voce calda e sicura:”vai!” e una spintarella…e mi sembrava di volare…
grazie per avermi accompagnato per una parte del cammino della mia vita e per essere stato un esempio luminoso, che sempre porterò nel cuore.grazie gio
Tra i tanti ricordi del tempo condiviso a Villapizzone, custodirò per sempre il tuo modo unico e speciale di salutare… il tuo sorriso, una carezza sul capo o sul viso, come una benedizione, dicevano la tua straordinaria capacità di accogliere, di farmi sentire accolta. Grazie Filippo!
che bagaglio di relazioni ti porti nello zaino, fino alle porte del paradiso, Filippo!
La prima volta che lo vidi fu a Villapizzone il 5 maggio 1991, l’ultima a Selva il 22 marzo 2008. In mezzo tanti ricordi, tutti belli, tutti che fanno stare bene. Grazie, Filippo, per tutto quello che hai rappresentato nella mia vita, la fedeltà assoluta alla Parola, uno stile di semplicità e di condivisione. Il Tuo volto e il Tuo sorriso mi li tengo ben stretti nel mio cuore e li userò come antidoto nella desolazione, perchè Tu ora sei con il Padre e sei sempre con tutti noi.
Sarei dovuta andare a trovarlo, ma ho avuto dei problemi, cosi mi ha scritto una mail:
“Ciao! non hai potuto venire…
Ci si vedrà, o prima o poi!
Coraggio, buon cammino,Tiziana!
P.Filippo.”
Ormai è rimasto il “poi”, un poi eterno…perchè adesso ci è più vicino di prima.
“Un poco e non mi vederete più e ancora un poco e mi vedrete” (Gv 16, 16)
Lo rivedremo…
quando qualcuno saprà parlarci di Dio come lui,
quando vedremo qualcuno vivere la Via la Verità e la Vita,
quando in Montagna splenderà il sole
sbocceranno i fiori e correranno i caprioli,
quando una nuvola sorvolerà le nostre teste,
quando la nebbia scenderà ad avvolgerci
e quando nei nostri cuori scenderà il buio della sera,
la sua luce rimarrà sempre accesa ad “indicarci i sentieri della vita”… (Salmo 15)
Tiziana
Filippo,
non ricordo quando ti ho visto per la prima volta.
Per me sei sempre esistito.
Da quando ho imparato a leggere, ho potuto scorgere le tue bellissime cartoline in bianco e nero.
Rigorosamente con paesaggi montani.
Ti conosco da quando sono nata.
E mi sento una privilegiata per questo.
Ho avvertito da sempre la tua presenza, forte e discreta.
E ho respirato da subito l’amore che ti legava ai miei genitori.
E che è diventato anche il mio.
Ti ringrazio Filippo,
Per la nostra corrispondenza che mi mancherà tanto.
Per essere stato un supporto importante per la mia famiglia.
In giorni terribili e bui come le notti in montagna,
ma quelle senza luna e senza stelle.
E per aver celebrato il mio matrimonio, neanche un anno fa.
Quando sei fuggito per una giornata dai tuoi impegni di Selva per essere presente
e fare a me e mio marito questo grande regalo.
Io ti ricorderò nelle messe solitarie, che celebravi con mio papà all’arrivo in vetta,
dopo le ascese faticose che erano un po’ come avvicinarsi a Dio.
Hai condiviso con lui il tuo zaino, la stessa corda, la fatica, lo stesso pasto sulle cime.
Credo che questo vi renda fratelli.
La tua compagnia è stata la sua serenità.
Grazie.
Rallegrati Filippo, perchè hai seminato bene.
E hai lasciato un segno in chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarti.
Abbraccia Nicola per noi.
E fai buon viaggio, Filippo.
Con affetto
Barbara
Caro Filippo, dopo la pioggia e il buio di questi giorni è tornato il sole…..sto cercando di ritrovare la serenità che sapevi infondere……quando in Chiesa Sabato abbiamo cantato “Signore Delle Cime” il mio canto e pensiero a te si è librato in alto……quanti ricordi continuano a passarmi davanti……e poi ancora….”ego sum pauper”…..io sono povero, non ho nulla, allora do me stesso…..e il flash-back mi torna subito al primo anno a Selva….in Vallunga…..noi seduti e tu in piedi ad intonare qul canone in latino e ad invitarci al canto in comunione…….che Messe celebrate in mezzo ai quei paesaggi incredibili e testimonianza di quel Dio creatore…..
Domenica questa farò un concerto a Pavia…..voglio cantare forte, dal profondo del mio cuore…..so che tu mi sentirai e guarderai con quel tuo sorriso disarmante e d’amico eterno….e il vento tra le tue montagne mi aiuterà diffondendo la mia musica fino a dove abiti tu ora…….
Con infinito amore e riconoscenza,
Tuo Mauro
Ricordo un’estate a Selva, durante un’escursione, stavo arrampicando e tu mi tenevi la corda… ad un certo punto mi sono fermata perché non riuscivo a proseguire…ti avevo chiesto di lasciarmi un po’ di corda per poter fare un passo indietro e cambiare traettoria, per cercare qualche appiglio più facile… non hai voluto lasciarmi tornare indietro (forse pensavi volessi abbandonare la salita), anzi! hai tirato ancor di più la corda, sollevandomi quasi di peso per quei pochi centimentri sufficienti a farmi mettere la mano su un appiglio sicuro e proseguire.
Mi chiedo “Quale consiglio mi darebbe Filippo, in questo momento della mia vita?”… sono sicura che mi direbbe di non voltarmi indietro, di resistere, di continuare ad andare avanti e guardare in alto… dove volano le aquile.
Caro Filippo, ora che sei col Padre prega per noi, perché non ci stanchiamo di seguire il sentiero che conduce alla cima, dove ci ritroveremo…
Grazie!
ho un buon ricordo di filippo grazie
grazie filippo di quello che hai fatto
Una volta un superiore mi disse – nella sua intenzione era un rimprovero beffardo – : “tu sei sempre fuori dagli schemi”. Lo raccontati mortificato a Filippo che mi disse: “essere fuori dagli schemi è uno dei più grandi complimenti che si possano fare ad una persona”. Filippo, tu guardavi le cose talmente dall’alto che le vedevi per quello che sono: spesso inutili preoccupazioni. Il fatto che non ci sei più non mi è ancora chiaro e forse ancora non ci credo. So che la tua stanza a Villa è vuota, che i tuoi libri abbrustoliti dall’incendio del 2000 sono ancora lì, che il profumo di incenso c’è, come c’è il crocefisso magro e bluastro che coccolavi sulla tua scrivania, sempre appoggiato su qualche bel pezzo di panno o stoffa. Mi rendo anche conto che se dico “non ci sei più” affermo qualcosa che non è del tutto vero: sei talmente presente nella gratitudine grande e viva di tante persone che sono adulte e consapevoli grazie a te che dire che non ci sei più non è vero. So che a Villa, nella tua stanza, c’è la luce accesa da sabato: il tuo amore per noi ci ha insegnanto che c’è davvero una Luce che nulla potrà mai spegnere. Sei ancora con noi, padre Filippo!
Caro Padre Filippo, donaci la forza da lassù per portare avanti i nostri impegni quotidiani e superare le sfide che ci attendono un abbraccio forte
Ciao a tutti. Grazie a chi ha creato questo spazio di amicizia tra noi e padre Filippo:
è stata un’idea speciale per Una Persona Speciale!
Da anni non vengo a Selva, ma l’affetto per padre Filippo e per la Compagnia è sempre stato costante, oltre il tempo e lo spazio…tuttavia mi rincresce molto non averlo più potuto incontrare ed abbracciare dall’ultima volta a Selva! Un maestro saggio e affabile…così lo sentivo a 15, 16,19, 30anni ..e così ora.. Ricordate quando diceva “le montagne sono maestre severe che formano discepoli silenziosi e forti…”?, o quelle parole-dono scritte nel quaderno, come fossero ‘una consegna, un compito per casa’ : Padre Filippo ha detto che “è severamente vietato raccogliere i fiori dai prati qui a Selva, ma possiamo (..e ci invita a farlo!) raccogliere ‘i fiori’ di questi giorni vissuti qui in questo Triduo Pasquale!”.
Caro Filippo, Cammina sempre con tutti noi perché ti vogliamo sempre al nostro fianco!
Grazie a tutti voi per questi messaggi preziosi di Vita e di Fede!
Caro Filippo
credo che il profumo che hai emanato durante la tua presenza in terra, percepibile da molte testimonianze, ora lo possiamo sentire scendere dal Paradiso… e c’è aria di “santità”tutt’intorno: un santo in quanto “diverso”, operatore di “miracoli” visibili e non… Una santità nascosta, e proprio per questo, vera. Poi ci sono i nostri discorsi del mattino dell’ultimo giovedì santo scorso: “Sono stanco, sto invecchiando ma gli impegni hanno gli stessi ritmi di quando ero giovane”. Ti ho detto di rallentare (quasi fosse un consiglio geniale: mi hai guardato come dire “fosse facile”) Poi ho aggiunto che comunque non siamo così indispensabili, per esempio, se muori ci sarà pure qualcuno che va avanti, quindi…non affannarti”. Naturalmente da buon teologo mi hai detto la citazione di questo versetto del vangelo… e poi hai risposto “hai ragione, allora chiediamo insieme a Gesù (davanti al crocifisso di legno nel parcheggio del Capriolo a Selva) il dono della fede che porta via ogni affanno”. Così abbiamo pregato: io e lui davanti al crocifisso, icona fissa nella mia mente. Ti ho chiesto se anche la creazione tutta sarebbe risorta insieme all’uomo: e tu “Certamente”…quasi ti avessi chiesto se le galline covano uova… Poi hai guardato il crocifisso dicendo che lo vedevi diverso rispetto a trent’anni fa: prima il viso era più duro, ora più dolce: chissà, forse ti stavi specchiando… Alla fine del nostro parlare di resurrezione, di vita e di morte ci siamo detti che ci saremmo visti ancora a Milano… Era la prima volta che parlavo con te. Portai a casa questa nostalgia fino al giorno in cui seppi del tuo ritorno alla Casa del Padre… Ora la stessa nostalgia è legata alla nostalgia del Paradiso…
Ho ricordi confusi di quel momento, di quel giorno che ora odora di eternità…come la colonna sonora che sentimmo entrando al Capriolo dopo la nostra deliziosa passeggiata :”L’eternità e un giorno”
Ciao Filippo, profumo di Dio…
Grazie a tutti di condividere i vostri preziosi ricordi su Padre Filippo, aiuta tutti a conoscerlo un pò di più. Appena ho finito di leggere, ho sentito il bisogno di spalancare la finestra per far entrare aria e sole. E’ a questo che associo Filippo, all’aria fresca, all’estate, al senso di libertà che dà partire per una camminata in montagna.
Grazie ancora a voi e a Filippo.
GRAZIE TI TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO
Continuo a pensare a te come il torrente che ci invitavi ad ascoltare la mattina a Selva: gioioso, saltellante, impetuoso ma che si faceva sentire solo da chi gli prestava con attenzione orecchio.
Grazie Filippo, per tutta la sete di libertà ed Amore che ci hai trasmesso..le lacrime lasciano posto al sorriso, come sarebbe tuo desiderio.
Sempre nell’affetto
Silvia
Caro Filippo,
GRAZIE
grazie per i nostri colloqui su e giù per la stradina del Capriolo
grazie per il tuo sorriso e la tua voce che infondevano serenità
grazie perchè avevi sempre la parola giusta per me
grazie per il tuo profumo
grazie per tutto quello che ora non riesco a scrivere.
GRAZIE Filippo e continua a vegliare su di noi da Lassù
L’Alba del turno maurati 1996, con te che hai “rischiato” e ci hai portato sul Piz Duleda, regalandoci uno spettacolo che ricorderemo sempre…
Grazie per quello che hai regalato a tanti ragazzi, accogliendoli e manifestando l’Amore di Qualcun altro.
Rossana
Grazie Filippo per averci trasmesso la tua passione per la montagna e per i tanti insegnamenti che ci hai donato, nn li dimenticheremo mai, saranno la guida per il nostro cammino.
Antonella
Prima di credere alla Resurrezione bisogna compiere un passo decisivo: credere alla morte.
Filippo è così vivo in me, con la sua faccia scura sorridente, che nemmeno la tetra fisicità della bara con la sua foto e la sua corda mi sa convincere nel profondo. Forse nemmeno se avessi visto il suo corpo. Non è lui. Lui è vivo. Inutile dire che è stato il mio primo animatore, nell’estate del 2000.
Era il gruppo di Ambrogio e Lucia Nicolai, che mi sono rimasti così intimi. Filippo era allegro come allegra è la mia nonna: con le ‘zampe di gallina’ ai bordi degli occhi, perché hanno sorriso tutta la vita. Sono certo che Filippo sta sorridendo tutta la morte. Non è fermo, cammina in noi.
Forse il Signore ha scelto questa via per portarci tutti più lontano: ognuno, ora, sente più forte le scarpe di Filippo procedere nel petto e sente un po’ più sua la missione di spargere il profumo. Una volta mi aveva ammonito ‘parla di meno e pensa di più’. Da lui l’ho accettato. Il sasso lungo dà buoni consigli. Ero a riunione di reparto quando l’ho saputo. Resto con quell’incredulità, quel mistero, quello spreco incomprensibile che già ha dato i suoi frutti facendo rincontrare i nostri volti.
Anch’io come marco penso agli scarpantibus ecc. e mi sembra che il capriolo debba chiudere. Invece Filippo ce lo porteremo in braccio. Lui ci porterà in braccio. Tutti i selvatici futuri ne godranno. E’ quando il profumo preziosissimo viene rovesciato che sento di più la densa fragranza di questo oggi che mi è regalato.
Caro Filippo, non è vero che sei volato via. Sei qui accanto a noi, con il tuo sorriso, la tua dolcezza,le tue parole profonde ed affettuose ,la tua ironia capace di smussare l’evento più tragico o stemperare l’esaltazione di un attimo. Hai sempre trovato il modo di esserci accanto quando ti abbiamo chiamato nonostante le quotidiane fatiche della tua vita. Le tue parole : è importante guardarsi negli occhi, ma ancor di più guardare nella stessa direzione – mi hanno fatto compagnia in tutti questi anni. E’ stato un dono conoscerti e un privilegio averti accanto. grazie
Caro Filippo,
ti rispondo ora, per iscritto, alla lettera che mi scrivesti la notte di
vigilia del 31-12-95. Mi ricordo appena la chiaccherata che facemmo
sulla neve in quei giorni, ma mi ricordo il tuo rispetto e la tua grande
capacità di ascolto.
Così quando ho sentito che partivi per un Viaggio e che stavolta dovevi
andare da solo, ho voluto almeno salutarti. Con me c’erano tanti amici
che volevano dirti una parola, affidarti i loro pensieri.
Grazie perché anche stavolta ci hai dato la direzione giusta per i
nostri viaggi, affinché non ci perdessimo. Siamo venuti tutti “in
cordata” per affrontare con te l’ultimo “svegliare l’aurora”, come
quando sul monte ci tenevamo per mano per arrivare in vetta. La notte
era faticosa e io pensavo di non farcela e di tornare indietro, i
momenti di paura c’erano, ma si stava insieme e davanti c’eri tu che
pensavi a noi. Mentre, arrivati in vetta, come tuoi cuccioli ci
stringevamo gli uni agli altri, tu riscaldavi il tè e ce lo distribuivi,
ci davi un po’di cioccolata. Poi inaspettato, da dietro l’orizzonte,
incominciava spuntare un tenuo bagliore, poi un pallino rosso e anche se
faceva ancora freddo ed eravamo stanchi e infreddoliti ci sentivamo
tutti riscaldati.
Quando sabato mattina scorso ho rivisto i miei compagni di “cordata”, ho
capito. Ho capito cosa ci volevi dire e cosa ci ha voluto dire prima di
partire.
“Chi va di fretta va da solo, chi va assieme agli altri va lontano”..
Quel calore che inducevi in noi e il calore che sentivamo, non erano il
tè o la cioccolata, ma il tuo amore, anzi il nostro amore.
Ho rivisto tutti i miei compagni di cordata più cari, Maria
N., Annalisa, Francesca B., Marco, Dario, Franco, Daniele,
Maddalena, Andrea, Cristina, Marco M., Laura O. , Laura S.,
Silvano, Beppe, Nicola e tanti altri volti di cui involontariamente non
mi sovviene.
Quando ho visto Annalisa , lei mi ha subito detto “hai visto? Ci ha
radunato ancora una volta!!”. La commozione è stata forte ed ho sentito
chiara la tua presenza..
Ho riflettuto tanto ed ho pensato che non bisognerebbe mai aspettare
grandi fatti eclatanti, per rivedersi e, soprattutto, per dirsi cosa si
prova l’uno per l’altro.
Se l’amore che hai distribuito a tutti in egual parte, si è distribuito
come “un profumo”, ovvero così bene che ognuno ne avesse un pezzetto, un
po’…Può darsi che se affido ai miei compagni i miei pensieri, in
qualche modo, quello che ho provato per te, si spanderà come un profumo
ed arriverà anche a te. Perciò te l’ho detto mille volte nella mia testa
e te lo ripeto ancora, Filippo, “TI VOGLIO BENE!!”. E, soprattutto, “VI
VOGLIO BENE!!”.
Affrontiamo tutte le gioie e i dolori in cordata come ci ha insegnato
lui, tenendosi per mano verso il sole che nasce..
“E il mio maestro m’insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro
l’imbrunire..E il mio maestro m’insegnò com’è difficile trovare l’alba
dentro l’imbrunire..”
Ciao, alla prossima passeggiata assieme..
Semplicemente GRAZIE Filippo dal 1973 per SEMPRE…
Da te ho imparato che andare in montagna è una splendida metafora della vita.
Richiede avere uno scopo “in Alto”, il coraggio del primo passo, la fiducia nelle proprie forze, anche quando sembra di non farcela; fiducia che non si è soli, mai; la certezza che in cima c’è un’abbraccio… infinito.
Sono grata per aver camminato e arrampicato con te,
sono molto triste di non averti più qui,
ho una grande gioia perchè sento che dal cielo ci “fai sicura”.
Il Sasso Lungo c’è ancora… e anche tu!
“Filippo, tienimi!!!” ricordo questo di un’arrampicata delle mie prime “Selva”,…poi ho capito che non mi avresti mai lasciata, che non ci avresti mai lasciati e ora so che non ci hai lasciato.
Provo gratitudine perchè posso godere di tanti bei ricordi che ho il privilegio di custodire,
Prego perché io e tutti coloro che ti hanno conosciuto riusciamo a superare lo smarrimento di non vederti davanti ai nostri passi e perché possiamo vivere alla Luce della Parola che tu ci hai insegnato guardando verso la cima, sapendo che dopo la notte splenderà l’aurora e che tu camminerai sempre al nostro fianco, guidandoci nel percorrere i nostri sentieri.
Grazie!
grande filippo,
feci il tuo incontro quando avevo 14 anni e tu 41… tu eri più ragazzo di me… più ragazzo di noi irrequieti e indisciplinati… raccontavi a noi miscredenti della tua fede e di Dio… c’era alberto, che di notte scappava dalla finestra e di giorno dormiva nel gruppo nascondendosi dietro dietro i rayban a specchio… noi gli tiravamo il pietrischetto del piazzale del capriolo e lui non si svegliava e tu sorridevi lasciandoci fare… poi dopo un pò di anni venimmo sull’appennino per un ritiro spirituale in cui si doveva fare silenzio… col cavolo che ci riuscivamo… e tu ci facevi capire che erano parole inutili… e dopo facevamo silenzio eccome perchè avevi ragione tu…
….tanti anni dopo sono tornato a selva con mia moglie… ti abbiamo chiesto se era possibile confessarci assieme… ci hai detto che non era proprio ok, ma noi era tantissimo che non ci confessavamo e tu ci hai donato una stupenda passeggiata al crepuscolo con lo sfondo del sassolungo…
signore mio donaci tanti altri filippo
Filippo, credo che i ricordi delle 5 estati e altrettanti turni invernali passati insieme al Capriolo continueranno a passarmi davanti agli occhi……La pioggia è tornata a battere incessante in questi giorni, ma il tuo profumo è sempre molto presente….Una volta a Selva, ti dissi che in quel periodo sentivo una voce di una persona a me molto cara che mi parlava dentro…..e tu mi dicesti: “I modi in cui il Signore si manifesta a noi sono molti, nel tuo, Gesù ha scelto di parlarti attraverso la voce di tuo fratello…”
Poi una delle mie prime arrampicate in parete, ad un certo punto mi sono trovato in difficoltà e non riuscivo a vedere la via per andare avanti….mancai un appiglio e caddi nel vuoto…..rimasi appeso alla corda…..chi mi “faceva sicura” dall’alto era Lucia…..leggere ora le parole di Lucia che avverte una gioia immensa nel sapere che dal cielo tu ci “fai sicura”, mi riempie di commossa gratitudine….
Grazie ancora,
Tuo Mauro
Per quasi 11 anni ogni estate, ed ogni inverno mi hai guidato,
mi hai fatto crescere , mi hai fatto da stella polare .
Poi la vita ci mostrato percorsi diversi da affrontare e nuove sfide.
Oggi non piango per la perdita, quello verrà dopo , ma ringrazio per la presenza della guida, del sacerdote e dell’amico.
Il mio saluto è questo , frutto di parole non mie ma che meglio non potrebbero esprimere ciò che penso e provo.
Grazie ,mio caro amico , a me vicino come la mia ombra,
per i giorni dei pallidi ranuncoli sopra il prato antico ,
per i miei giorni giovani, l’affanno del vedere e dell’ udire.
I giorni delle corse a perdifiato e della splendida gioia.
Grazie per i momenti di unione e per la fresca semplicità
E grazie per l’abbandono con cui hai dato , per aver visto al buio , per avermi reso la vita degna di essere vissuta
GRazie Padre Filippo
faccio parte di quel gruppetto di ragazzi e di ragazze che venivano da Casalmaggiore al Capriolo…desidero ringraziare per il dono di averti conosciuto, padre Filippo, per le indimenticabili e “mitiche” albe, per il cammino fatto insieme, per quel “COME “della vita di cui spesso abbiamo parlato a Selva.
Ancora grazie.
Padre Fillippo, mi manchi. Mi aggrappo a ciò che di bello mi hai lasciato, ma è difficile. Ti vedo e ti sento ancora. Porto il tuo profumo con me, sulla mia pelle.
ma che ridere quando ti impossessavi del microfono di beppe e facevi propaganda per il tuo gruppo scarpantibus. “dai eh. che c’è ancora posto!!”.
“sgrillettantibus” lo chiamavamo per prendervi in giro. che era un gruppo un po’ da sfigati per noi adolescenti. finchè non è arrivato l’anno dove avevamo partecipato a tutti i gruppi ricreativi possibili per le giornate libere. pattinaggio. sci. slittini vari. ecc. così mi toccava..
e mi son dovuta iscrivere…
una delle camminate più belle che custodisco nel mio cuore.
la neve intorno a noi sembrava una cristalleria. e la compagnia era così selvatica. eravamo uno spettacolo di felicità fatica e compagnia.
ma che sfigati gli adolescenti. grazie filippo di avermi fatto ricredere. e crescere. sì.
dammi una pacca sulla spalla come sai fare tu.
ti abbraccio. ciao filippo!! he! he!
………..presenza… e assenza….. quando senti la mancanza di qualcuno è la sua presenza che ti fa visita….. sento la tua mancanza Filippo, mi visiti ogni giorno, abbiamo appeso la tua foto, ci guardi, ci manchi…. ti sentiamo tanto vicino…..prega per noi….
Francesca
Mi emoziona tantissimo, leggendo tutti questi messaggi, rivivere tanti momenti che mi accomunano a tutte queste persone. Ripensare alle Messe nei prati, al canto dell'”ego sum pauper” a canone, alla scalata del sasso di tre metri in Vallelunga dove anch’io ho capito che scalare non faceva per me, ma Filippo ti faceva sempre sentire sicura!L’esperienza dell’alba, il te caldo che non mancava mai, e la gioia che non mancava mai! Erano gli anni dell’adolescenza, anni difficili, ma queste esperienze hanno lasciato il segno e a distanza di 25 anni sono ancora vive nel mio cuore.
La cosa che però più di tutte mi emoziona è pensare a Filippo,profumo di Dio… veramente questo profumo sembra di sentirlo pensando a lui! Ringrazio il Signore per avermelo fatto incontrare, per aver camminato insieme a lui e grazie a tutti voi per avermelo fatto sentire più vicino.
Carissimi tutti!
Vi ringrazio per i vostri bellissimi ricordi di Padre Filippo, che mi hanno commosso e mi hanno fatto tornare alla mente i bellissimi momenti passati a Selva ormai più di dieci anni fa. Grazie a Manlio, che mi ha fatto ancora sentire parte di quel gruppo che temevo di aver perso per non essere più andata a Selva dopo i minicorsi estivi e invernali durante il liceo e il mitico corso maturati e perchè non mi decido mai a chiamare gli amici che tengo sempre nel cuore.
Ora sono triste per non aver più partecipato ai corsi di Selva, perchè mi rendo conto di avre perso tanto e tante occasioni di poter ricevere insegnamenti e sorrisi da parte di Padre Filippo.
Quando il mio amico Filippo (ironia della sorte) mi ha chiamato il 10 aprile per farmi gli auguri di compleanno e mi ha comunicato che Padre Filippo era morto in montagna non volevo, non potevo crederci: come, mi sono detta, come è possibile che lui, che ha insegnato a tante persona ad andare in montagna, sia caduto proprio in quei luoghi che tanto amava? Poi ho capito che in fondo era giusto così, che non poteva tornare alla casa del Padre che percorrendo la sua strada, il suo sentiero…
Padre Filippo, tu mi hai insegnato a cercare sempre un appiglio sicuro, a non mollare mai, a non correre, ma a tenere il passo, a guardare la natura sempre con curiosità e profondo rispetto, a volare alto come le aquile e non restare a terra come un pollo. Spero di non dimenticare mai i tuoi insegnamenti e ringrazio Dio che mi ha permesso di incrociare un pezzo della tua strada.
Ora sono felice, perchè mi rendo conto di essere stata fortunata a conoscere Padre Filippo e perchè so che le sue parole e i suoi insegnamenti in montagna o durante le meditazioni mattutine a Selva resteranno sempre con me.
E’ stato bello rivedere tanta gente al funerale e vedere anche tanti volti che non avevo mai visto. Siamo tutti fortunati e sicuramente ora meno soli, perchè Padre Filippo sarà sempre, come dice Lucia, a “farci sicura”.
GRAZIE!
Laura
Caro Filippo,
da ragazzo tra Selva e Milano mi hai indicato ed aiutato a tenere la giusta rotta; negli ultimi anni sei stato fondamentale nel riavvicinamento mio e di Cristina ad una fede matura; se Caterina cresce bene in una famiglia che la ama e ha accettato la sua condizione lo dobbiamo molto a te, al tuo ascolto, alle tue parole e soprattutto alle tue preghiere, con Silvano e tutta Villapizzone, tanto inaspettate quanto efficaci.
Grazie Signore di averci dato Filippo e di aver fatto incontrare i nostri cammini.
E continuerò nelle mie consuete visite estive a Selva: oltre a Silvano, sempre con te in tutto quanto sopra, e ai tuoi confratelli troverò certamente anche te, nelle tue montagne, a guardarci e proteggerci .
Gian Marco
grazie Filippo!
grazie per avermi accolto il primo giorno della mia prima selva, quando ero un po’ spaesata, con un abbraccio e un sorriso, e una tua calda pacca sulla spalla!
grazie per avermi fatto amare ancora di piu’ le montagne e per avermi fatto capire che la natura e’ veramente un dono bellissimo di Dio.
mi ricordo alla prima alba dopo la salita sul piz duleda, un mare di nuvole le nostre ombre sulle nuvole e un arcobaleno….i miei occhi si sono riempiti di gioia!
poi siamo scesi da quel picco e siamo andati a dormire un po’ in un prato…al nostro risveglio hai preso in giro beppe…”buongiorno buongiorno, a tutti e a tutte l’augurio di una buona giornata. la colazione è pronta, fredda e sfumata!”…
sono felice ora di aver scelto nel corso invernale di essere una “scarpantibus”…c’era tanta neve…e il sole, tu ci hai fatto notare, colpendo la neve già caduta, giocava creando riflessi e giochi di luce…
grazie Filippo perchè ci sei ancora ora, con il tuo profumo di un bellissimo fiore di montagna.
ciao stambecco-Filippo, nostra guida.
benedetta
saremo sempre scarpantibus
ti voglio bene
SIGNORE DELLE CIME
Dio del cielo
Signore delle cime
un nostro amico
hai chiesto alla montagna
Ma ti preghiamo
su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Santa Maria
signora della neve
copri col bianco soffice mantello
il nostro amico
il nostro fratello
Su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Filippo,
tu mi hai donato tanto. Mi hai aiutato a crescere, nella fede e non solo, durante gli anni più delicati della mia vita.
Ricordo quando ti ho incontrato durante la mia prima esperienza estiva a Selva. Ci aiutavi ad arrampicare e mi ha colpito il tuo modo di infondermi fiducia, fiducia in me stessa, nella vita, nel Signore. In quel momento ho deciso che ti avrei chiesto di accompagnarmi nel mio cammino spirituale.
Alla conclusione di ogni nostro incontro pronunciavi queste parole: “Il Signore ti dia dolcezza, ma anche forza e determinazione”. Mi manchi e mi mancherà tantissimo il tuo sostegno, anche se sento che ora mi potrai guidare dal cielo, così come continuerai a guidare tutte le persone che hanno ricevuto il dono di incontrarti nel loro cammino.
Il tuo amore per la montagna era contagioso e sono certa che ogni volta che tornerò in alta quota mi sentirò più vicino a te.
Grazie di cuore
Marta
Di te, Filippo, mi ricordo
un grande amore per tutti,
una grande pazienza con tutti,
una grande sensibilità verso tutti,
una grande saggezza,
una grande armonia,
un grande amore per la vita,
ed è quello che rimane.
cosa dire ancora di filippo che non è stato detto:era filippo,era unico,era riservato , ti faceva sentire bene anche quando al telefono ti diceva ,ora ciao…..come dire mettiamoci in cammino,io l’ho conosciuto quando avevo 17 anni ora ne ho 59 e quando avevo bisogno di una voce amica lo cercavo e mi bastava sapere che lui era là,in qualsiasi momento,certo se non era a selva,ero molto gelosa “dei selvatici”che potevano sentire le sue poche ,pacate,misurate ecorroboranti parole,grazie di tutto filippo,grazie perche tu mi hai insegnato che ogni uomo è speciale e va preso cosi come è,io sono molto triste di non poterti più chiamare al telefono,ma mi sento come in cordata e tu fai “sicura” quindi sono tranquilla,una volta su una palestra di roccia mi hai detto:lasciati andare,io ti tengo!io ci credo ancora perche tu sei un uomo di parola,ciao filippo
“Maestro” era il nome con cui ci prendevamo simpaticamente in giro; pronunciato con quella tua voce sottile mi riempiva di orgoglio! Sì ero orgoglioso di essere un tuo discepolo; con tutte le volte che mi rimproveravi per il mio tono di voce troppo alto in montagna o per le “caciare” che ero capace di organizzare nei rifugi o durante le passeggiate; con tutte le volte che chiudevo la fila perchè “ero lento e pesante” e tu che mi spingevi a dare di più e credere che prima o poi la salita e la discesa finivano; con tutte le volte che mi davi importanza come uomo; per quella volta che in un “gioco drammatico” sei stato “mio padre” e poi invece mio consigliere nella realtà; per quelle volte che mi chiedevi di Virginia; per quelle volte che passeggiando mi hai svelato anche alcuni tuoi segreti; per quelle volte che abbiamo arrampicato insieme e mi tenevi stretto a te con “la corda” e con “il cuore”; per quelle volte che mi dicevi “è bella e facile” e poi mi incazzavo perchè tornavo a casa puntualmente distrutto e ti incolpavo della mia stanchezza, senza capire che stavo andando oltre i miei limiti; per quelle volte in cui guardandomi mi hai detto che mi volevi bene senza dirmelo; per quelle volte che ti imitavo nelle serate e tu annuivi tra il divertito, il compiaciuto e l’esterrefatto; per quell’ultima volta che abbiamo bevuto il grappino nel bar che era chiuso e nel nostro stare soli mi hai “dichiarato” che forse ero cresciuto e mi hai trattato da uomo, amico, fratello.
Per tutto questo ti porto dentro e non ti potrò mai dimenticare “Maestro” mio come di tanti altri; sono contento di una sola cosa; che oggi tutti gli uomini risorti come te potranno serenamente passeggiare in montagna perchè avranno una Guida sicura e forte, come lo sei stato per me!
Arrivederci amico mio… e continua a guardarmi con quello sguardo rassicurante anche se da lontano!!!
E poi un miracolo l’hai già fatto ed è anche riconosciuto come vero: hai portato questo “terrone napoletano” a quota 3500m…non male!!!!!
EGO SUM PAUPER-NIHIL HABEO-ME IPSUM DABO
Gaspare
Non ho parole per dirti quanto mi manchi. Sono 15 anni che non ti vedevo ma ogni volta che salgo in Grigna o arrampico in qualche falesia penso a te, alla tua calata in tecnica Cassin, a quei sassi dove mi hai fatto conoscere quella che oggi è la mi passione, LA MONTAGNA.
Filippo sei partito per la scalata più bella della sua vita, quella verso la montagna che hai raccontato a tutti noi durante la tua vita, la montagna che più di ogni altra ha voluto far conoscere a noi giovani, IL SIGNORE.
Domenica sono salito in Grignone con il mio bimbo a ti ho immaginato li, a salire la tua montagna.
L’ HAI TANTO AMATA DA ANDARE VIA CON LEI….
CIAO FILIPPO
Paolo
Leggendo tutti questi bellissimi messaggi e forse leggendo un po’ più in profondo nel mio cuore, scorgo ancora un insieme disordinato di sentimenti e allora scrivo ancora…
c’è ancora tanto dolore, perché manchi tanto,
c’è tanta incredulità perchè l’appuntamento d’estate e d’inverno a Selva prima ai corsi poi in segreteria era ormai fisso e fissa era la tua presenza e accoglienza e non riesco a pensarlo diversamente,
c’è ancora tanta sete di ascolto della Parola, delle tue pillole di saggezza, dei tuoi sguardi silenziosi ma carichi di parole,
c’è ancora tanta voglia di camminare insieme e insieme di ammirare la Natura con le sue Montagne e di questo render lode al Signore,
ma sopra a tutto c’è tanta, tantissima gratitudine per il dono ricevuto di averti conosciuto e aver potuto fare un pezzettino di strada insieme e ora sento anche un po’ di gioia nel saperti felice nel tuo cammino più bello e anche un po’ di responsabilità perché quel dono ricevuto possa portare frutto.
Ciao, Filippo e grazie! Sento forte il tuo profumo….
Cara Cristina, per te deve essere piuttosto dura affrontare questa forzata separazione, visto che gli sei stata molto vicina. Non sarai sola quando tornerai al Capriolo sconfortata e con l’animo sofferente, ci saremo tutti noi ad incoraggiarti!
Ricordo il tuo sguardo dolce e il tuo atteggiamento comprensivo, come nessun altro, quando il mio malleolo subì una frattura, durante una gita con Padre Filippo. Grazie di essermi stata vicina in quel momento e grazie anche a Padre Filippo per la passeggiata, ne valeva comunque la pena!
Ieri sono andata coi bimbi in montagna ed ho raccolto e portato un sacchetto di immondizie, chiedendomi: cosa farebbe Padre Filippo in questa situazione?
Lo porto con me, nel mio zaino, ogni volta che vado in montagna perchè so che mi aiuterà quando dovrò fare delle scelte!
caro Padre Filippo, ti ho conosciuto nell’indimenticabile esperienza di Selva nel lontano 1995 (corso maturati). tu con p. Fausti, p. cazzaniga, p. Teani, p. Casalone, mi hai testimoniato la bellezza per il creato, per il Creatore e per le creature. due ricordi di te porterò sempre nel cuore:
1. un mottetto ci insegnasti durante una messa in montagna: ego sum pauper nihil habeo me ipsum dabo…
2. alla partenza da Selva tu mi dicesti queste parole (riferite alla colletta della messa di San Bruno) ciao Bruno e nella dispersione della vita quotidiana cerca di trovare una continua unione con Lui…
riposa in pace caro padre, prega per me per il mio sacerdozio e per tutte le persone che hai guidato. amen
in te Domine Speravi…
Caro Filippo,
ti vorrei scrivere i tantissimi pensieri che in questi quindici giorni sono diventati preghiere e ringraziamenti nel mio cuore. Mi manchi moltissimo.
Credevo di non riuscire più a sorridere dopo quel giorno terribile che ti ha allontanato fisicamente da noi: mi sentivo smarrita…un po’ come i discepoli di Emmaus. Lacrime copiose hanno segnato i primi giorni, ma poi i moltissimi ricordi di te che affollano di continuo la mia mente e la certezza che tu sei nella Comunione con il Padre, ma sempre anche tra noi, mi hanno fatto a poco a poco riconquistare il sorriso.
Mi piace ricordarti, in particolare, alla partenza delle escursioni di Selva, con due dita in bocca e con l’indimenticabile fischio di richiamo per radunarci, l’aria fiera, pronto per guidarci a una “nuova” meta. E poi custodisco nel mio cuore l’immagine del tuo sguardo severo e attento, ma nello stesso tempo anche dolce, quando la sera, dopo cena a Selva, entravi in segreteria e ci facevi ridere con le tue speciali “battute”.
Ringrazio di cuore Dio per averti conosciuto e per portare sempre dentro di me il tuo sguardo che sapeva leggere nell’animo di ognuno di noi. Grazie Filippo, amante della vita, della Montagna e delle bellezze del Creato, anche delle più semplici, che hai saputo farci apprezzare.
Un fortissimo abbraccio.
E…Arrivederci!
con affetto
Daniela G.
Una giornata in montagna per padre filippo……………tutti insieme……………..BELLISSIMO SAREBBE……….ricordo e sento ancora la tua voce filippo..le tue pause quando parlavi, alzavi lo sguardo come in attesa…sempre ottimista in montagna…sempre costante nel passo ma quando ci si doveva fermare ci si fermava. Grazie per il tuo sorriso così coinvolgente. Matteo
Mi rivolgo soprattutto a tutti voi bravi ragazzi e ragazze, che avete scritto , con tanto affetto tante e tante belle testimonianze riguardo a Padre Filippo. Ringrazio vivamente chi ha avuto questa brillante ed intelligente iniziativa.
Sono una vecchia mamma, che ha avuto per qualche anno (dal 1973) la figlia frequentare i Corsi.
Ora, leggendo le vostre sentite testimonianze di amore ed affetto per P Filippo, mi sento molto onorata di averlo conosciuto, non appesi ad una corda attaccati ad una ripida roccia come tanti di voi, ma tranquillamente a Reggio, mentre servivo pasticcini fatti in casa. Era il1973 e, dopo il Corso, si erano incontrati a casa nostra in amicizia tanti ragazzi e ragazze. C’erano P.Laner, P.Beck, P.Silvano. P. Gaetano, e c’era, bello fra tutti, P Filippo. Lì ebbi modo di ascoltare le sue “intelligenti” riflessioni riguardo al Corso, e poi sulle brillanti e curiose avventure successe fra le comitive in mezzo a splendidi monti. Ne ho apprezzato la gentilezza, l’intelligenza ed il delicato rapporto che aveva con tutti voi. Cari ragazzi, fatene tesoro!
Siate felici ed orgogliosi di aver frequentato Filippo e tutti gli altri Padri
Da parte mia io sono felice, e credo lo siano anche i vostri genitori, di avere affidato mia figlia in così solide mani.
A ben rivederci, caro P Filippo
Ilde
Un commosso ricordo, una preghiera davanti al senso di sgomento per la perdita di qualcuno veramente speciale, davanti al pianto di una comunità e allo smarrimento di tante persone che avevano davanti incontri ed esperienze forti con un uomo, una guida… la sua morte ci unisca di più, ci avvicini a Dio, ci doni ancora un nuovo il senso della vita, come il seme che muore per generare milioni di frutti.
Grazie Filippo, Uomo Felice, prega per noi!
Filippo, che negli ultmi anni vedevo saltuariamente, lo ricordavo però spesso, assieme a Silvano, ogni volta che facevo il bucato perchè:”anche fare il bucato è importante se lo spirito è quello giusto”. Ora lo ricorderò anche per la corda dell’ascesa e il fazzolettone del servizio e dell’-Estote Parati- posti tra gli occhiali e la Bibbia, aperta per la lettura. Grazie
Ho avuto la notizia da una mia amica la mattina dopo, ma solo poi ho realizzato; nel ricordo, rifaccio mio l’evento della sua persona.
Appena lo vidi, tra le molte presenze al Capriolo, riconobbi una forza particolare, qualcosa che andava al di là del carisma. Forse proprio quell’incontro mi ha insegnato il rispetto della fede, la dignità piena dell’uomo votato alla sua missione. In quanto laico e non credente questo non lo avrei mai aspettato, eppure è capitato e capita così: naturale come la pioggia che ci cade addosso in queste giornate falsamente primaverili.
Ricordo di stare seduto su una panchina, nel cortile fuori dal Capriolo B, nel cercar di rubare una sua attenzione; ricordo il forte rispetto e la stima che sembrava quasi riverenza. La sicurezza del mio animo nel vederlo passare, con un sorriso, con quell’ironia delle poche parole lanciate a noi, la sua intelligenza.
E’ stato un passaggio pieno di significato.
E poi ricordo le risposte acchiappate in qualche ascolto furtivo, di conversazioni non mie, ma in qualche modo anche per me, per noi, donate. Le meditazioni della mattina, la sua voce sicura, tuonante, eppure calma. L’immagine: un ruscello che scorre, la roccia, la luce.
Sarà un dono che non si estingue.
*
Voglio salutare gli amici che rileggo qui dopo tanto tempo, Vittorio è il primo che ho riconosciuto. Vi ricordo sempre, quell’estate al Capriolo è stata la vita nel pieno della sua bellezza.
…l’altra sera mi sono ritrovata a cena con un compagno del liceo che mi aveva introdotto a Selva, entrambi non credenti abbiamo vissuto due o tre vacanze in quel meraviglioso posto che è villa capirolo
era il 95 credo e d io ricordo quelle vacanze come tra i momenti di più alta spiritualità
FIlippo tu sei stato il primo a farmi toccare con le mani la roccia e a farmi capire il fascino dell’arrampicata, così in quelle vacanze ho provato per la prima volta la gioia di superare un passaggio difficile e di affidarmi a chi mi faceva sicura
anni dopo ho iniziato ad arrmapicare più seriamente avendo nel cuore sempre i ricordi di selva
quanto tempo è passato …ora mi rimangono delle foto, le tue dediche e delle emozioni nel cuore
probabilmente non posso neanche immaginare cosa la tua perdita rappresenti per chi ti viveva nella quotidiantià
…ci hai riunito nuovamente
un abbraccio…di quelli che ho imparato a dare a selva
cristina
Grazie Padre Filippo ho ancora in mente le barzellette che ci raccontavi per invogliarci alle tue camiminate, ho ancora in mente il tuo saluto, i tuoi momenti di riflessione mattutini ad ascoltare lo scroscio dell’acqua o semplicementre noi stessi, ho ancora in mente quando mi aiutavi nelle faticose camminate facendomi sentire una campionessa e quanto quanto ridere!! tu e Selva siete stati la mia vita e per sempre vi porterò con me
mi sono unita alla freschezza dei vostri sogni sorvolando con voi cieli tersi, mari azzurri, vette bianche e altissime, cascate di acqua fresca, limpida e spumeggiante, con le sue bollicine di brezza che resteranno per sempre sul mio viso.
grazie. arrivederci al prossimo giro. anna
caro filippo,
ti ho conosciuto un estate a Selva..per poco tempo, ero in crisi in quel periodo…ma mi ricordo bene di te….davi sicurezza, trasmettevi una luce,una luce che solo chi ha incontrato veramente il Signore sa dare….mi dispiace non averti potuto conoscere meglio….mi ricordo il corso con padre Silvano….che bello, quando c’ero non lo apprezzavo abbastanza…ma tanto nella vita è così…le cose meravigliose si riconoscono solo quando non ci sono più…mi ricordo di te filippo, la battuta pronta, sempre scattante, pronto a andare in montagna…ora sei vicino al Signore….guardaci all’alto e prega per noi….mi dispiace non averti potuto conoscere meglio,ti voglio bene
Paola
E’ passato quasi un mese da quando ci hai lasciato,il vuoto che c’è stato dentro di me dopo quel brutissimo 9 Aprile si sta pian piano colmando perchè ora sento sempre più il tuo sostegno e il tuo aiuto.
Ringrazio e ringrazierò sempre il Signore per aver avuto la possibilita di gustare il tuo affetto e per aver avuto la possibilità di trascorere tante estati a Selva con te nelle quali mi hai insegnato tanto.
Ti voglio bene Filippo
Giorgia
Camminando tra i monti nei giorni appena trascorsi, mi è sembrato più d’una volta di sentirti…tra le nuvole del cielo, nella brezza che accarezzava i bucaneve, nello scintillio della neve al sole, nel camminare insieme.
E quel vaso di fiori deposto sulla porta di un Capriolo insolitamente silenzioso a Selva mi ha riempito nuovamente il cuore di commozione, e soprattutto di gratitudine per averti incontrato sul mio cammino, per la guida degli anni passati, ma molto di più per la guida che sento presente anche adesso e, sono sicura, sentirò in futuro. “Un addio è necessario prima di incontrarsi ancora”: allora, arrivederci, Filippo!
Cristina,
non ci siamo mai incontrate, credo, ma un abbraccio forte, e grazie
Silvana
Filippo,
“com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”…
Io sono “la donna del dubbio”. Abbiamo “litigato” per trentatre anni.A te piacevano le albe, a me i tramonti.Quando ero giovane non avevi ancora inventato le escursioni notturne a Selva.Te l’ho chiesto tante volte, ma non hai mai voluto portarmi con te a vedere un’alba, e nemmeno mi spiegavi con chiarezza perchè.Forse è perchè dovevo prima arrivare a desiderarla.Tanti anni fa, mentre salivamo il Catinaccio d’Antermoia pienodi neve, mihai urlato brutalmente: ” Muori,ma muori in cima!!” Avevi capito che ero “tosta” ‘e certo, se lo dicevi tu, sarà così. Senza di te fa freddo, si sprofonda nella neve, si alza la nebbia come quel lontano giorno.Ma io sento ancora quel tuo urlo.,verso cui mi dirigo.Aspettami, dammi tempo. Posso farcela, perchè VOGLIO ritrovarti. “Tu sei una che ce la fa”. La tua stima me la sentivo addosso come un abito troppo largo.Ma di te mi fido.Aspettami. Fammi da primo.
radio accesa..”metti in circolo il tuo amore”..
ecco, un pensiero a te.
ciao filippo
…..domani è un mese…..non è passato un giorno senza che il pensiero sia corso a te…. non sei mai stato assente in questo mese… la tua presenza è palpabile…..ci sei
Ricevo da Gianmarco ed inoltro:
Questa sera Venerdì 9 Maggio alle ore 21,30 Messa a Villapizzone per trigesimo di Filippo
Filippo scenderà “in corda doppia” dal monte Paradiso per regalarci un suo prezioso, indelebile sorriso alla vita…..
Io lo vedo così……come l’ho sempre visto sul Sassolungo….
Tuo Mauro
sandra, Anche io tutti i giorni non ho smesso di pensare e di sentire filippo vicino per mezzo dei vostri pensieri,stamane ho letto della messa” per “e “con “Filippo a villapizzone,io anche se non potrò esserci fisicamente,sarò con tutti voi ,vi prego di ricordare tutti quelli come me che vorrebbero essere lì e non possono,sono certa che filippo ci perdonerà e ci saluterà con quel suo sorriso unico tra il furbo e il divertito come a dire:sono ben altre le cose importanti……ormai non vi posso più lasciare,arrivederci filippo
Mi vengono spesso i brividi, leggendo i messaggi che lasciate. è bello perchè ognuno ha un idea di Filippo che è molto condivisa e simile alle altre. Anch’io l’ho pensato molto in questo mese e mi sono sentita parte di una grandissima comunità costituita dai Selvatici, persone straordinarie che hanno incontrato una persona straordinaria.
Grazie a tutti
Vi abbraccio in un istante come il vento che corre di quà e di là e raggiunge tutti, vi saluto scarpantibus di ogni età, Filippo è stato per tutti noi un grande maestro di vita, i suoi occhi diventino i nostri occhi
Filippo, prima tu c’eri, eri lì come una roccia, punto di riferimento nei tanti momenti difficili; finora non ce l’ho fatta a scrivere, ora che è passato più di un mese da quando sei volato via, ci provo…ma a volte mi sembra ancora impossibile; tu mi avresti detto con quel tuo tono sempre delicato: “Donna di poca fede…” È vero: ma adesso nella dura consapevolezza che tu non sei più presente fra noi, sento che lo sei ancora di più, infatti non c’è giorno che non ti parli.
Prima, anche se ti conoscevo da trentadue anni, il mio pensiero non andava quotidianamente a te….Ora sì e così, insieme a te, prego il Padre di aiutarmi ancora con quell’accoglienza e quell’affetto che sempre mi dimostravi e che mi facevano uscire dai nostri incontri più serena e pronta a ripartire, come quando siamo andati insieme sulla Grigna e tu, facendomi sicurezza, mi incitavi e io non avevo paura ad arrampicare…
Mille grazie a tutti per le belle riflessioni-preghiere: ci aiutano a proseguire, come diceva Filippo, il “buon cammino”…
Caro Filippo,
la fine della vita di una persona a noi cara ci sorprende sempre impreparati… e ci sconvolge!
Dal giorno della tua scomparsa, però, si è sostenuti da quella fede, che in vita hai testimoniato con semplicità disarmante: siamo certi di essere passati “dalla morte alla vita” perché abbiamo amato i nostri fratelli.
Hai vissuto per noi, ora continui a vivere in noi: vogliamo crederlo con te!
Insieme sul treno di ritorno da Bologna. Una giovane donna dall’accento slavo si affaccia allo scompartimento e chiede l’elemodina. Cinque facce si induriscono, si concentrano su libri e giornali, chiuse in un silenzioso no. Filippo le da una monete e un sorriso. Io :” perchè l’ hai fatto? Astrattamente capisco, ma così si incoraggia un fenomeno di sfruttamento che va combattuto all’origine, bla bla blabla…..” E Filippo, piano: “perchè stasera, tornando a casa ,non prenda le botte…” Questo era lui.
Caro Filippo, più volte nel corso della mia vita ho avuto modo di incontrarti, da volontario, a VillaPizzone quando hai chiamato un’ambulanza, più tardi hai celebrato il mio matrimonio, ancora hai battezzato la mia amatissima figlia e consolato la mia adorata moglie nei suoi momenti difficili, ho assistito ad alcune tue lezioni sul Vangelo a VillaPizzone e poi ancora ti ho incontrato nel corso della mia vita in momenti lieti e cerimonie tristi. Adesso che non ci sei più sento un senso di smarrimento, ho perduto un riferimento, un amico sicuro, un’anima buona. prego per te ogni sera e cerco di essere degno della tua amicizia.
Ciao Filippo! Auguri, buon onomastico! Oggi questo sarebbe stato l’inizio della nostra telefonata….era così dal 1973. Ti ho conosciuto a Mestre, nel 1971, poi io a Firenze e tu a Milano, le nostre strade si sono incrociate tante volte, celebrasti il mio matrimonio e io arrivai a Treviso, ma la nostra amicizia ci ha seguito ovunque: GRANDE, VERA. Leoncavallo, Villapizzone, Manresa, Selva…Selva, dove mi hai insegnato ad amare la montagna. Con te ho percorso sentieri inimmaginabili per una “fifona” come me: Rigais, Puez, Tridentina, sassolungo, Mesules…Com’era bello e quanto mi sentivo sicura con te vicino, quanta pazienza avevi quando in discesa mi fermavo dicendo “non mi arrivano le gambe…”, quante lezioni di autostima, per me…
Era il tuo grande amore, la montagna, e proprio lei ha voluto abbracciarti per l’ultima volta. Dio, quel dio che facevi amare senza imporlo, ha deciso che dovevi partire da lì per raggiungere la vetta più alta.
Quel 10 aprile l’ho tanto odiata la TUA montagna. Scusami.
Se dovessi elencare tutti i ricordi che ho di te, di noi, dovrei scrivere un libro e allora ti dico GRAZIE DI TUTTO. Spero un giorno di trovarti ad aspettarmi con il tuo dolce sorriso e la mano tesa, con la tua camicia scozzese e il grembiule tirolese…ti ho voluto e ti vorrò sempre un mondo di bene, ciao ciao ciao, un abbraccio.
sempre così finivano le nostre telefonate.
Ho trovato un tuo appunto su un foglietto : ” Cercare il senso delle cose piuttosto che cose che abbiano senso…”
anche oggi non ho resistito a cercare nelle parole di coloro che ti ricordano un pò di te, dei tuoi insegnamenti semplici e disarmanti ,e mi è tornata in mente una tua frase di quando si andava in montagna stanchi di giornate di studio o di lavoro e diventava difficile raggiungere la meta ,allora tu dicevi semplicemente.”l’importante è prendere quota”tutte le mattine quando inizio una giornata ti penso e penso a queste parole e mi dico……l’importante è prendere quota….sembra incredibile ma aiuta e tu certamente lo sapevi,vecchio caro amico mio,ciao filippo
caro Filippo
la tua presenza, anche in tua assenza fisica,è concentrata nel nostro figlio Filippo che abbiamo voluto ricordasse ,anche col nome, la ricchezza e la profondità della nostra amicizia.
Guardando Lui ci sembrerà di essere ancora con te nella ricchezza di un rapporto e di un ricordo che non finirà mai.
Il nostro ricordo vuole essere un ri-accordo sulle frequenze affettive che ci hanno donato colore e bellezza del vivere.
Ciao Filippo, Grazia e Gian
E’ strano: sono quasi passati due mesi eppure non mi capacito del fatto che tu non sia più qui, mi manchi ogni giorno, ma in fondo ci sei, eccome se ci sei, perché la tua presenza è molto forte che mi pare di vederti arrivare da un momento all’altro…come alla Messa a Villapizzone ti cercavo con gli occhi e mi sembrava di aspettare il tuo silenzioso arrivo, persino al tuo funerale mi sembrava che dovessi arrivare tu dopo il canto “Ego sum pauper”a dirci : quante volte l’ho sentito dire, era il canto speciale dell’ultima gita, il più delle volte dell’alba, è stato il canto della tua alba più bella.
“ Me ipsum dabo”: davvero ti ho visto dare tutto te stesso…saranno strane le prossime Selva, permeate di una tua presenza non fisica ma profonda. Al Capriolo, quando leggevi il Vangelo, quando predicavi prendendo spunto dalla natura (sempre), quando rastrellavi la ghiaia, quando avviavi il bucato, quando ti soffermavi a scherzare in segreteria, quando insegnavi a preparare la cioccolata al bar e così sui monti, quando incitavi, sgridavi, tiravi, sorridevi soddisfatto, ammiravi e facevi apprezzare il creato con le sue creature,
eri sempre di casa e così tutti si sono sempre sentiti accolti.
Ringrazio il Signore per tanti insegnamenti, prego il Signore perché possa farne tesoro, perché quell’accoglienza respirata in tua presenza, possa anch’io, nel mio cammino, donarla. Nella sofferenza per la tua perdita nuovi occhi vorrei possedere per guardare con speranza, per camminare sicura…..
Ciao a tutti, amici di questa lista.
Fra poche ore mi sposo; un passo importante al quale doveva esserci (fiscamente) anche Filippo.
Con la sua presenza è riuscito sempre a tirar fuori quel “di più” che non sapevo di avere e che altrimenti sarebbe rimasto nascosto.
Domani so che ci sarà. Sarà uno di quelli più vicini al cuore mio e della mia sposa. Sarà uno di quelli che ci accompagnerà Assieme allo Spirito.
Non ci sarà fisicamente, ma sentiremo la sua presenza. Non potrà mancare.
Un forte abbraccio a tutti.
grazie, caro filippo!
ieri sera leggevo la biografia di willy jervis così diceva:”era estremamente prudente,sapeva tutte le manovre della corda, aveva dell’alpinista le doti complete:studio accurato preventivo dell’ascensione,cura dei particolari,prudenza estrema e applicazione scrupolosa di tutte le misure di sicurezza, audacia e decisione in ogni circostanza,esempio di calma ,fermezza e risoluzione ….e rivedeva il lento alternarsi dei suoi scarponi,imovimenti pacati di chi in montagna precede,più avanti e più in alto di noi…….e infine lui considerava l’esperienza alpinistica come fattore importante per la formazione del carattere,e,in modo particolare,quello dei giovani,forgiandoli alla tenacia,alla pazienza,all’autocontrollo, sopportando dolore e avversità,abituando a vincere la debolezza e la fatica….Non ho potuto non pensare a te caro Filippo che senza dirlo,tutto questo hai insegnato a tutti noi e noi cercheremo di farlo per te, grazie Filippo
grazie Filippo, averti conosciuto è stato un dono immenso…
…custodiscici dall’alto mentre camminiamo sui percorsi che ci hai insegnato ad intraprendere con tenacia e volontà, a riconoscere, ad amare, a conquistare…
…ho letto il libro di Terzani,…un tuo consiglio ed io lo sto consigliando a tutti quello che incontro, perchè è una bellissima testimonianza di vita vissuta a pieno…come la tua
…ho appena concluso un corso di escursionismo e mi sono iscritta al CAI…un tuo consiglio che sto consigliando a tutti, perchè incontrare la montagna è imparare a volersi bene…come a te.
grazie Filippo, non sarà facile dimenticarti
Ciao Filippo,
solo ieri ho appreso della tua morte e mi sembra di vivere in un incubo: ma sarà vero? Una persona come te non può morire….
Le nostre vite si sono incrociate 4 anni fa, quando tu, in mancanza di Don Clara, parroco di Selva, hai celebrato il mio matrimonio, era il 19/06/2004. Un giorno importante della mia vita nel quale ho incontrato anche una persona molto speciale, te.
Ci siamo conosciuti il giorno prima, ma era come ci conoscessimo da sempre. Il tuo sguardo era rassicurante, eloquente. E’ stata una cerimonia semplice, coinvolgente, intensa, proprio come eri tu.
Avrei voluto tanto rivederti, in questi giorni ti ho pensato spesso e sfogliando e risfogliando le foto ti credevo già a Selva al Capriolo con i tuoi ragazzi, con le tue montagne, invece……. ieri l’amara scoperta. Rimarrai per sempre nel mio cuore. Non ti dimenticherò mai. Laura.
“ego sum pauper, nihil habeo, me ipsum dabo”
con questo canone ci facevi terminare la Messa dopo ogni gita a Selva, era un momento irripetibile in una giornata altrettanto irripetibile per bellezza ed intensità; ora che non sei qui l’aggettivo “irripetibile” assume un significato triste, pieno di nostalgia per quei momenti che dopo anni sono ancora presenti nel nostro cuore. Le poche parole del canone ti rappresentano perfettamente: grazie Filippo per aver dato Te stesso ai ragazzi di tutte le generazioni che ti hanno incontrato, conosciuto, seguìto nelle tue parole, nei tuoi silenzi, nei tuoi torrenti e che hanno imparato ad amare il Creato come lo amavi tu. Grazie per quel tè bollente bevuto all’alba dopo aver camminato in quota tutta la notte, che ci riscaldava il corpo e lo spirito perché fatto con amore da fratelli che condividevano la propria vita anche solo per un giorno. Grazie per averci insegnato con il tuo esempio ad affrontare la vita e le sue caratteristiche, del tutto paragonabili a quelle della montagna che ci hai fatto amare. Grazie ancora, per noi sarai sempre sulla cima di tutte le montagne che affronteremo, a darci coraggio con una affettuosa pacca sulle spalle e una parola sussurrata di incoraggiamento, e ad aspettarci pazientemente come facevi nelle gite…
ciao Filippo
Ognitanto vengo a dare una sbirciata a questo amorevole spazio dedicato al nostro caro Filippo.
Un Grazie speciale a ciascuno di voi per quanto lo ricordate… vorrei che non si finisse mai di scrivere e raccontere di lui…permette di sentirlo vicino e conoscerlo sempre più.
Padre Filippo non possiamo più vederti ora, ma sentiamo che CI SEI!
Vi abbraccio tutti nel pensiero, con gratitudine!
Caro Filippo,
ho saputo solo oggi, e solo per puro caso, della tua ultima ascesa. Non ci siamo mai conosciuti direttamente, se non di vista, o attraverso un timido saluto, il martedì sera (ma ormai agli incontri manco da più di un anno…).
Sono rimasto molto scosso, quasi incredulo…
Ricordo i tuoi occhi vivi e sorridenti, la pacatezza delle tue parole, ricche di una semplicità disarmante ed insieme illuminante. Perché capaci di far intuire il cuore della vita, che non è il capire tutto, ma l’affidarsi, l’aprirsi ad una fiducia. E qui trovare la pace.
La tua morte mi ha poi violentemente risvegliato il ricordo e l’affetto del mio caro amico Francesco, che quasi nove anni fa ci lasciò per salvare una compagna di escursione. Anche lui, come te, semplice, sorridente, con le mani aperte al dono.
Proprio ieri leggevo questi versi di Tagore:
“Vi sono quelli che donano come il mirto, laggiù nella valle, che effonde nell’aria la sua fragranza. Da dietro i loro occhi, Dio sorride alla terra”.
Grazie a te, Filippo e a te, Signore. Amen.
Andrea
A quasi 3 mesi di distanza, vengo ancora a cercare conforto tra le vostre righe… E ogni volta mi rendo conto di quanto Filippo continua a farci da guida. Grazie a tutti per le belle testimonianze e le parole di speranza che fanno luce nei momenti di incertezza.
Oggi ricorrono tre mesi…e ripensandoci il cuore torna ancora in tumulto: anche per me queste pagine sono state e sono ancora spesso un rifugio, come lo era il tuo sguardo e la tua mano salda. Ora attendo di ripercorrere le strade di Selva e di rivivere la vita del Capriolo, sapendo di ritrovarti ancora…
Non smetto di ringraziare il Signore per il dono che sei stato e che continui a essere per me e per tanti di noi.
”Eppure
non furono così orrendi gli uragani del poi
se ancora si poteva andare, tenersi per mano,
riconoscersi. ..
Ciao Fil. ,e grazie.Arrivederci.
,,Eppure
non furono così orrendi gli uragani del poi
se ancora si poteva andare, tenersi per mano,
riconoscersi.,,
Ciao, Fil, e grazie. Arrivederci
anche io, come molti di voi, nei giorni di nostalgia ,scorro i vostri cari pensieri e immagino il volto sereno di filippo che ci guarda come un padre buono,contento del suo seminato e soprattutto di vedere tutti i suoi figli che attraverso di lui ,si vogliono bene e cercano di confortarsi a vicenda,alcune volte mi preoccupo per quando non ci sarà più questo spazio di condivisione e allora penso:sarebbe bello raccogliere i nostri pensieri in un piccolo libro da tenere sul comodino e riguardare nei momenti di bisogno(forse è una idea sciocca,ma volevo sentire se ad altri farebbe piacere) filippo ci farà una risata sopra…….come dire:se proprio non hai altro da fare, ma si sa che lui era fatto così,e per questo ancora ti ringraziamo!
Conosciuto attraverso un pesona.
Letto i vostri commenti….
Semplicemente rimarrà il suo ricordo in tutti voi..
perchè solo chi ricorda le persone… sa quanto abbiano rappresentato nella propria vita!
Magari averlo conosciuto prima mi avrebbe permesso di essere migliore!
Cara Sandra, condivido l’idea di raccogliere i nostri pensieri, le nostre riflessioni, i nostri ricordi di Padre Filippo in un piccolo libretto. All’inizio avevo pensato di stamparli e di appenderli lì a Milano, ma poi ho lasciato perdere, tu cosa dici?
Penso spesso a lui, soprattutto quando vado in montagna e me lo immagino camminare davanti a me con passo deciso e sicuro, la nostalgia è immensa, penso che Selva sia un pò cambiata senza di lui!
Al di là di questa distesa impervia verde, dove il mio sguardo vede sfumare la roccia con il sole, sento che tu mi osservi con il tuo saggio sguardo e mi incoraggi con la tua calda voce, augurandomi buon cammino. Ti sento vicino, riesco a sentire i tuoi passi dinanzi a me e il tuo battito intercalare il mio passo, mentre felice osservo quella meraviglia creata da Dio. E le marmotte mi avvertono che tu sei lì accanto a noi e mi ricordano quanto amore hai trasmesso: devozione per la montagna, rispetto per gli animali, costanza e coerenza nei nostri impegni quotidiani, gioia di camminare assieme, ogni giorno. Vorrei non avere incertezze, né paure, vorrei sentire forti le mie gambe mentre mi aggrappo alla montagna, ma mi spaventa un pò quest’altura e quelle rocce lisce. E ripenso a quando sono scivolata mentre camminavo con gli scarponi consumati su quella dannata pista da scii, il malleolo aveva ceduto e tu ne eri rimasto dispiaciuto! Amo queste montagne, con il sole e con la pioggia e ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare un maestro di vita così forte e tenace. Chi lo ha incontrato ha acquisito una parte di lui dentro sé, per sempre. C’è il tuo sguardo nei miei occhi che scrutano le cime delle montagne in cerca di caprioli, c’è la tua voce che risuona dentro me con parole di fiducia, ci sono i valori che mi hai trasmesso nella guida delle mie scelte più importanti. Sei la nuvola più alta che mi osserva in questo momento, ad un passo da me, ma così bella e trasparente da non accorgersi della tua presenza. Avresti potuto esserci nel momento più importante della mia vita per incorniciare un sogno, ma te ne sei andato prima, senza preavviso, ironicamente caduto tra le braccia di quelle montagne che hanno accolto il tuo passo per anni. Hai salutato questa vita terrena in un modo a noi incomprensibile ed hai lasciato ognuno solo a fare i conti con la tua non presenza che è diventata una guida costante per noi e un ricordo perenne. Chissà quante cose avremmo potuto dirci e fare ancora assieme, beh tu guardaci da lassù o da quaggiù, chissà dove sei e manda qualche suggerimento a noi, mentre in silenzio ascoltiamo il fruscio del vento fresco che profuma di vita e di legno tagliato.
Torno spesso a vedere se ci sono nuovi messaggi e ogni volta rimango come sospesa, incapace di passare oltre soprattutto quando capita di leggere parole così belle che non sono solo parole, ma momenti di vita vera vissuta con impegno e nella consapevolezza che ogni istante trascorso vicino a persone come Filippo diventa indelebile.
Un solo grande rimpianto nel mio caso: nonostante lo conoscessi da quando sono nata ho perso troppe occasioni per ricevere i suoi insegnamenti.
Come dice Marco, mi avrebbe permesso di essere migliore.
Grazie Filippo perchè so che sei vicino a tutti noi.
x Marmano e Sandra riva:
..sì, sarebbe proprio bello un libretto su padre Filippo con i presenti messaggi a lui dedicati!
però è tanto bello aprire questa pagina virtuale perchè vedo che arriva sempre qualche messaggio nuovo..e vedo questo come un girotondo fraterno che accoglie e arrichisce i nostri giorni…con la Sua Presenza ‘in itinere’…
Che non finisca mai..!
cari titti e marmano,sono felice che anche a voi piaccia l’idea ,forse io sono più condizionata di Titti essendo quasi sessantenne ho sempre il timore che “gli apparecchi telematici”prima o poi ci lascino in asso,anche se è molto bello trovare sempre ,in questo spazio, parole che ci rivelano un pò di filippo. Pochi giorni fà ho trovato in un vecchio libro un suo biglietto-auguri natalizio che senza dubbio qualcuno di voi avrà,il suo titolo era:”La leggenda del pastore dalle mani vuote”;Filippo di sua mano aveva aggiunto:contraccambio con l’augurio di serenità e gioia!MANI VUOTE,SGOMBRI LA MENTE E IL CUORE….ciao ! Filippo. Se non avessi avuto un foglio scritto forse questo “suo” insegnamento non l’avrei più ricordato.Lo voglio regalare a tutti voi per una estate di serenità e gioia,soprattutto ai selvatici ,che sentiranno tanta nostalgia senza di lui.
Grazie cara Sandra per averci trasmesso un messaggio così bello scritto da padre Filippo… deve essere un libro veramente istruttivo quello.. Cercherò di vivere anch’io, se riuscirò, le parole istruttive ‘mani vuote, sgombri la mente e il cuore..’
Mi raccontavi: ” Anch’io! Anch’io sono nato alle cinque di mattina! ” Dunque eri nato all’alba, e l’alba di questo giorno sarebbe stata il tuo 73° compleanno. Non posso più farti gli auguri, ma voglio ringraziare Dio per il dono che sei stato, sei, e continuerai ad essere.
Ho appena messo in pratica il tuo insegnamento che mi e’ rimasto piu’ caro: “chi va da solo, va veloce; chi va con gli altri, va lontano”.
Grazie per tutto quello che mi hai donato
Una sola cosa volevo dirti”grazie per Ieri”
….so’ che eri presente
E’ un’idea meravigliosa raccogliere i pensieri rivolti a Filippo in un libretto….si, probabilmente lui dirà che non merita tanto, semplice e schivo com’era….ma noi non faremo mai abbastanza per ringraziarlo per quello che ci ha dato. Mai chi lo ha conosciuto smetterà di ricordarlo, di volergli bene, di sentirlo vicino.
Ciao Filippo, grandissimo, carissimo maestro e amico. Mi manchi tanto.
Ho trovato questo video su youtube dedicato a Filippo…
Caro Filippo, non ho avuto la fortuna di conoscerti, ma leggendo queste parole, colme dell ‘amore che hai trasmesso,
mi sento accanto a chi non dimenticherà mai..
Il tuo pensiero in ciò che hai amato, per sempre..
Marco
….. mi chiedo cosa è stata quest’estate Selva senza di te…. senza la tua presenza che era il cuore…….
Sono passata di là, il Sassolungo mi sorrideva imponente e anche le persone mi hanno accolto sorridendo, ma lui non c’era. Sembrava che tutto proseguisse come un tempo, non so, bisognerebbe chiedere meglio a chi è rimasto lì per più giorni a fare un corso. Penso che gli sarebbe piaciuto vedere i cavalli che ho incontrato e guidarmi tra il ghiaione scivoloso!
Grazie a Guido per la segnalazione del video..
bello e commovente ‘rivedere’ p.Filippo… grazie per questi momenti di condivisione.
Sarebbe bello poter condividere le numerose foto di p.Filippo che certo molti di noi posseggono. Si può fare ?
Sarebbe una bella idea, ma non è questo il luogo per farlo.
Ci sono tanti siti gratuiti che permettono la pubblicazione di foto online, forse qualcuno potrebbe organizzarsi per farlo, magari chiedendo anche l’opinione dei gesuiti.
[…] Altri ricordi […]
Ricordo benissimo la telefonata ricevuta sei mesi fa…ricordo lo sgomento, l’incredulità, e poi il dolore, fortissimo, che toglieva il respiro, anche la rabbia, la sensazione di non potersi mai rassegnare a non vederti più …poi il vuoto, l’incertezza, la ripresa vacillante del cammino e poi di nuovo Selva, ancora dopo 13 anni,ma con un sentire diverso, con una natura permeata del ricordo di te. La fatica della salita a svegliare ancora un’altra volta l’aurora, il cammino insieme, l’incoraggiamento e poi lo spettacolo dell’aurora e dell’alba, di un nuovo giorno che nasce, da vivere e per cui ringraziare il Signore.
Grazie Padre Filippo, ti porto sempre nel mio cuore, ed è bello accogliere ogni nuovo giorno andando a svegliare l’aurora…
Penso sia bello sottolineare…
…quante volte Filippo hai richiamato la mia, la nostra attenzione su qualcosa che avevi notato, nella natura, nella vita e nella Parola.
Con quella sensibilità che ti era propria; dono del Signore che non ha mai tenuto per te, lasciando che si irradiasse, che irradiasse ogni piccolo gioiello che distrattamente trascuravamo.
La primavera che hai visto inziare è fiorita, una bella estate l’ha seguita.
Con tante lunghe giornate per immergersi nella natura.
E già è autunno.
Che belli i colori dell’autunno, la natura che si prepare al sonno dell’inverno sembra emanare tranquillità anche a noi che non ci fermeremo.
Sono ormai sei mesi.
Ho atteso a scriverti.
Atteso che il Signore mi donasse occhi per vederti ancora.
Stasera sono uscito fuori città.
Qui in Belgio, dove mi sono trasferito, è un pò dura trovare una montagna, però tra le morbide colline i boschi sono una presenza che la mia esperienza collega naturalmente ad altri ambienti.
Ambienti a entrambi cari che ci hanno fatto conoscere.
E’ stato a Trento nel gennaio del 2003.
Tu eri là con Cesare per una trasferta di PLM; io perchè degli amici li diretti, mi avevano dato uno strappo.
Mi sentivo un pò un imbucato quel sabato a pranzo: io non ero lì per il ritiro, non conoscevo nessuno, stavo solo aspettando che scendesse la sera per andare sul Pasubio a camminare in notturna sulla neve.
All’epoca non conscevo nessuno di voi, avevo letto dei libri di Silvano e non immaginavo certo quanto foste amici.
Ti ho dato del lei per circa due minuti, poi ho capito che con te era inutile.
E la tua disarmante semplicità mi ha fatto subito confessare che più che sulla Parola, io quel giorno stavo meditando su come arrivare a Rovereto.
Come potevo sapere che eri montanaro molto più di me?
Che stupore quando mi chiedesti “vai sul Pasubio stanotte, e a che ora torni?”
“domani pomeriggio”.
“Ah! se fossi tornato prima di mattina sarei venuto con te!”
Non mi conoscevi nemmeno ed eri già pronto a condividere la mia piccola avventura.
Ecco dove continuo a vederti, Filippo.
Nel cammino della mia avventura umana gli anni che ho avuto la fortuna di conoscerti, mi hanno dato l’eperienza della tua amicizia.
Tanti anni ci separavano, ma ti sentivo come un amico dell’adolescenza, con cui avevo condiviso sogni e speranze.
Uno di quelli che incontri giocando a pallone all’oratorio o in un campeggio tra i monti, e ti porti con te tutta la vita.
Avevi tante cose da insegnarmi, ma hai preferito farmi sempre sentire con-discepolo.
Dalla montagna alla Parola un compagno più che un maestro.
Capace di sturpirsi come mi stupivo difronte all’ennesimo tramonto sulle Odle.
La tua capacità di accoglienza, la tua apertura sono limpidi come il cielo di questa sera.
E come il cielo colora di azzurro il buio dell’universo.
Parlo al presente, perchè la Fede cui cerco di affidare i miei giorni, dona la speranza che non tu non sia rinchiuso nel passato, ma voli libero nel soffio presente dello Spirito.
Grazie di esistere Filippo e di camminare con me.
Ieri indicandomi il cammino, oggi vegliando dalle vette sulla mia avventura umana.
Grazie di essere strumento vivo del Signore
sga
PS: mi piace finire con l’ultima mail che mi hai mandato:
Un abbraccio come si fa ,ad esempio, prima di un viaggio, che è la vita!
ciao,Filippo
colui che accettò di non-essere,fu.ho letto questa frase di Pessoa questa mattina e ho pensato a te,caro amico mio Filippo, grazie di essere stato così”tanto” per tutti noi che ti ricordiamo.E’ passata l’estate , e quando guardavo quello splendore del Latemar ,verso sera con quei colori “di paradiso” ti pensavo sorridente a conversare con i tuoi amici,continua a guardarci da lassù,perchè alcuni giorni ci manchi molto,a tutti noi,anche se ci sforziamo di sentire i tuoi suggerimenti.
sono venuto a conoscenza da poco,incontrando un amico che mi ha raccontato l’accaduto, il quale una sera “per caso” mi aveva portato a Villapizzone ad ascoltare il Vangelo di Marco,e’ li ho avuto modo caro Filippo,insieme a Silvano F.,di conoscerti…..”insomma ero cosi’ straniero da nn sapere quello che era accaduto in questi giorni a Gerusalemme”….. un abbraccio forte Filippo,so’ che posso incontrarti ancora a Villapizzone durante la lettura del Vangelo,perche’ hai ancora tanto “cose” su Gesu da annunciarci… ! CIAO FILIPPO
francesco
Viene Natale….Come diceva Filippo, “buon cammino alla luce della stella della speranza”
Filippo, quest’anno è mancato il tuo foglio con gli auguri di Natale, parole semplici ma quanto mai efficaci, che arrivavano ,più che alla mente, diritte al cuore. Mancherà il disegnino della grotta di Betlemme, che personalizzavi con i tuoi pennarelli. Ho pensato che tu, lì, adesso sei già arrivato, e ora provi ” una grandissima Gioia “. Buon Natale…
Inizia un nuovo anno,è vero ci mancano molto i tuoi incisivi auguri di buon Natale,sono sicura che cercherai di farti perdonare “questa dimenticanza” indicandoci la Stella dei Re che ci illuminerà la strada tortuosa ma luminosa di questo nuovo anno. Grazie Filippo di ricordarti di tutti noi.
Ciao Filippo!
Ormai sono 10 mesi che ci hai “lasciato” e ancora fatico ad accettarlo. Sento la mancanza di te, dei tuoi insegnamenti ed incoraggiamenti, della tua presenza discreta ma significativa.
Ci hai insegnato che “La vita è come scalare una montagna” e mi hai insegnato che non c’è una cima che non si può raggiungere con fede e facendo le scelte con mente di ghiaccio e cuore di fuoco. Ma senza di te la scalata è più faticosa…. ci si sente più soli.
Sabato sono venuta a pregare sulla tua tomba….ho provato un senso di serenità, fiducia e pace….. grazie Filippo perchè continui a infonderci fiducia nella vita!!
Silvia
In queste ultime settimane mi è capitato di sognare x 2 notti p.Filippo. Era molto feliceee!
Volevo dirvelo perchè nel sogno non ero la sola a vederlo, ma eravamo in molti; era in mezzo a noi, come se lui dicesse “Ci sono per tutti!”. Il suo sorriso, la sua presenza foriera di fiducia ed entusiasmo mi accompagnano. Io non ho avuto la fortuna di abitare a Milano e vederlo spesso, se non qualche volta a Selva, ma lo sento vicino grazie anche alle vostre parole che lo fanno vivere e lo rendono Amico nei giorni, e nelle notti…visto che c’è anche nei sogni.
Grazie Filippo!
Be, Titti, stanotte padre Filippo è entrato anche nei miei sogni, eh sì.
Ero in un posto simile a Selva, e padre Filippo mangiava assieme agli altri padri. Prima ho guardato velocemente e ho visto solo la sua sagoma, poi ho proprio constatato che era lui, era con noi.
Dopo un pò, secondo i tempi strani onirici, quindi prima o dopo, non ricordo, arriva un gruppo di 42 persone, quelli che erano andati a camminare con padre Beppe ed erano in ritardo. Do la notizia in cucina e si mettono tutti all’opera per dare da mangiare anche ai ritardatari.
bello no?
speriamo che venga ancora!
Sarà casuale ma anche io in queste notti ho sognato Filippo.
Sarà perchè è uno di quei periodi di cambiamento “obbligato”, di fatica… sarà perchè mi manca la sua guida, ma è tornato nei miei sogni, per darmi coraggio, come faceva una volta.
Ricordo un’estate a Selva quando durante un’escursione, mi imbragò per farmi fare roccia. Avevo paura e non ero per niente sicura di riuscire a scalare….Piero mi teneva la corda… dopo pochi passi mi sono fermata … volevo abbandonare la salita mi sembrava difficile e pericolosa…. tu Filippo non hai voluto lasciarmi tornare indietro anzi hai fatto tirare ancor di più la corda, così da farmi sollevare quasi di peso per quei pochi centimentri sufficienti a farmi capire che potevo solo andare avanti e tu ti sei affiancato a me…… e insieme siamo arrivati sulla cima….ho ancora le foto. Mi hai insegnato tanto quella volta…..
Cosa mi diresti in questo periodo della mia vita Filippo? sono sicura che mi diresti di non voltarmi indietro, di resistere, di continuare ad andare avanti e guardare in alto… dove volano le aquile.
Grazie Filippo per continuare ad essere una guida sicura e incoraggiante.
Grazie!
Silvia
Grazie marmano e silvia.. per i vostri sogni su Filippo!
sono certa che ci è veramente vicino… e non solo per chi lo sogna ovviamente!
Penso anchio che Filippo voglia dirmi ‘avanti, anche se cammini in salita, in questo periodo, resisti!’
Vi abbraccio!
Filippo,
il 9 aprile, nella ricorrenza del tuo “volo in cielo”, verremo a trovarti sul Grignone.
Mi sembra il modo migliore per ricordarti sempre vivo e ancora tra noi!
Bella l’idea del Grignone…
sarebbe proprio bello se potesse essere allargata a quanti vogliono ricordare Filippo e che non saranno al Triduo pasquale a Selva di Val Gardena.
Mi domando se è possibile organizzare e come!?
Silvia
Ciao tutti,
sono un vecchio di Selva e, solo ora, con immenso piacere scopro che qualcun altro ha già avuto la stessa mia idea: andare a trovare Filippo la dove è partito per la casa del Padre ad un anno di distanza dalla sua dipartita.
Vista la condizione di innevamento del Grignone pensavo di affrontare la salita per la via più semplice e cioè, mi dicono, dal Cainallo. Io però, anche se ho una buona esperienza di montagna, sul Grignone non ci sono mai stato nemmeno d’estate. Mi farebbe piacere salire con qualcun altro, magari concordando preventivamente una linea di salita ed un appuntamento.
In ogni caso non voglio dimenticare tutti i richiami che Filippo ha fatto circa la prudenza e, per questo, in caso di condizioni sfavorevoli, sono pronto a tornar giù senza raggiungere la vetta (Signore delle cime lo possimo cantare anche nel parcheggio!). Picozza e ramponi sono un equipaggiamento d’obbligo ma anche arva pala e sonda non sono da lasciare a casa.
Un abbraccio fraterno a tutti quanti hanno amato Filippo!
Ciao Alberto e ciao a tutti,
mi dicono che “visto l’innevamento, la via da Cainallo è da evitare come la peste a meno di picozza e ramponi o comunque meglio informarsi presso il Brioschi. Quella è la parte nord sempre gelata e bisogna stare attenti più che alle slavine a non scivolare. La via più semplice è quella invernale classica o l’estiva lunga che parte da Pasturo vedendo poi se tirare dirtti o fare l’estiva”.
Ne approfitto per dirvi anche che a Villapizzone il 9 aprile alle 14.15 (l’ora in cui Filippo è tornato al Padre) ci sarà un momento di preghiera in memoria di Filippo; trattandosi del giovedì santo, la messa in memoria di Filippo sarà celebrata venerdì 17 aprile alle 20.45 sempre a Villapizzone (dovrebbe essere nella chiesa parrocchiale).
Caro Filippo, sei sempre nei nostri cuori e guida nel nostro cammino. Un abbraccio
Ciao a tutti, non sono una frequentatrice di Selva, ma ho avuto la gioia e la fortuna di frequentare assiduamente Filippo a Vilapizzone!!! All’informazione di Lili volevo aggiungere che sempre giovedì 9 aprile, dopo la messa in Parrocchia in “coena Domini”. il Santissimo verrà portato in cappella a Villapizzone dove chi vorrà potrà fare adorazione. Rimarrà esposto tutta la notte, mi risulta con foto e ricordi di Filippo…. i suoi tanti consigli! La messa in suffragio sarà nella parrocchiale di san Martino.
Sconsiglio invece la salita al Grignone da Cainallo, e comunque c’è ancora tanta neve in Grigna. Ho la casa divacanza nei pressi… e ci sono appena stata!
Ad maiorem….
Ciao! Lo scorso anno ti sentii per gli auguri di Pasqua e ti domandai se saresti andato a Selva, mi rispondesti: “ormai faccio parte del panorama”…senz’altro lo sei ancora e da lassù ci guardi e ci aiuti tutti. E’ un anno che ci hai lasciati ma trtistezza e dolore sono sempre uguali…Non potrò essere fisicamente alle tue commemortazioni, ma sarà come se fossi lì…ciao Filippo, buona pasqua!!
Oggi è un anno esatto che sei volato in cielo: anche se la vita è andata avanti …. il dolore e l’incredulità sono rimasti immutati.
Sento ancora la tua mancanza, la mancanza della tua guida accogliente, discreta ma significativa. Continui ad essere nei miei ricordi …ogni giorno.
Mi hai insegnato tanto e quest’anno, nonostante la tua assenza, ho cercato di viverlo secondo i tuoi insegnamenti…continui ad essere una guida importante, un esempio da seguire. Grazie Filippo per il dono che sei stato.
Silvia
«Non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una persona a noi cara. Non c’è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.
Ciò può sembrare a prima vista molto difficile, ma è al tempo stesso una grande consolazione, perché finché il vuoto resta aperto si rimane legati l’un l’altro per suo mezzo.
È falso dire che Dio riempie il vuoto; Egli non lo riempie affatto, ma lo tiene espressamente aperto, aiutandoci in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione, sia pure nel dolore.
Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa.
I bei tempi passati si portano in sé non come una spina, ma come un dono prezioso. Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi; così come non si resta a contemplare di continuo un dono prezioso, ma lo si osserva in momenti particolari e per il resto lo si conserva come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza.
Allora sì che dal passato emanano una gioia e una forza durevoli».
D. Bonhoeffer
Ciao Filippo, arrivederci…
Caro Filippo,
non potremo essere a Milano per ricordarti in questi giorni, 2 bimbi e troppa distanza….
Ci saremo col cuore… Ancora non abbiamo avuto il coraggio di tornare a Selva…non ce l’abbiamo fatta…
Fabio stanotte ti ha sognato….
Buona Pasqua Filippo.
ciao
Dovremmo gioire oggi nel giorno dell’Ultima Cena, sapendoti a un perenne banchetto col Signore, ma è difficile non piangere. La mancanza c’è, ogni giorno di quest’anno c’è stata. E’ stato un dolore esplosivo, rifiutato, egoista: mancavi a me, ma allo stesso tempo condiviso: mancavi a tanti.
Ma oggi al dolore per non sentirti fisicamente accanto dopo decine d’anni a Selva prima ascoltando la Parola, poi dalla segreteria e sempre tra i monti,
si accompagna oggi una lieta consapevolezza e una dolce speranza: la consapevolezza di sentire comunque la tua guida ai miei passi, il tuo silenzio ammirando la natura, la consapevolezza che ci hai insegnato che non siamo soli ma sempre amati e la speranza di rincontrarci ancora.
“Andiamo a svegliare l’aurora…” è davvero un prezioso dono il tuo ricordo e c’è tanta gratitudine per aver avuto il privilegio di riceverlo.
Non sono a Selva per il triduo, nè a Milano, ma ti penso ugualmente con molto affetto e nostalgia.
SEI NEI NOSTRI CUORI.
Filippo: porta consolazione e molta forza a tutti gli abruzzesi, specialmente a coloro che hanno perso i loro cari.
Ciao!
Ciao Filippo…
Ciao Filippo,
mi spiace di non averti ricordato venerdì. Lo faccio ora. Carissimo, e’ trascorso un anno…per me un anno faticoso ma ricco nel quale, sono sicuro, ci sei stato vicino. Ti voglio bene,
Lorenzo
si si, mi sei stato molto vicino, anzi più vicino di prima, grazie!
cari amici tutti di Filippo, leggo con piacere che molti di voi lo sognano , forse manda a tutti il messaggio che lui è sempre lì a inseguire i nostri passi,io non ho questa fortuna, ma ogni tanto mi vengono chiari nella mente ricordi di momenti di vita passati in sua compagnia , anche se anni luce fà, uno in particolare lo voglio dividere con tutti voi:la salita alla capanna Como,un anno particolarmente copioso di neve, dopo un pomeriggio che Filippo aveva passato in confessionale per le confessioni pasquali, era stanco ma desideroso di partire con tutti noi, solita compagnia di giovani , allora, oggi sessantenni!!, camminata faticosissima, sentiero illuminato dalla luna, tanti lamenti…… e lui che tira avanti senza lasciarsi intimorire dalle implorazioni a fermarsi, finalmente la porta della capanna…. sepolta dalla neve …ultimo sforzo eppoi la felicità di una stufa accesa,delle calze gocciolanti che si asciugano , dei volti stanchi e felici , di una canzone cantata insieme e di una colomba fatta sparire in un batter baleno; tutto questo tu ci hai insegnato dopo le fatiche, che sembrano insopportabili ,arriva la serenità della fatica condivisa; aiutaci sempre ,filippo, a ricordarlo quando stiamo per cedere, ciao ,ti voglio bene
Caro Filippo: ti ho conosciuto 40 anni fa e non sei mai uscito dal mio, dal nostro cuore. Solo oggi ho saputo che rimarrai per sempre tra le tue montagne: grazie per tutto l’affetto, la comprensione, l’allegria che ci hai dato. Martina, Michele, Ursci e Luciano
Buon onomastico, Filippo!
” Para siempre…”
troppo breve è stato il mio incontro con te, troppo lontano nel tempo,troppo lontane le nostre strade….troppo tardi adesso
” Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza ed intelligenza.” ( Ger. 3, 15) . Così è stato con te. Buon compleanno, Filippo.
Tanti auguri Filippo!!
Oggi in special modo il mio pensiero vola a te, Filippo e alle montagne, quelle montagne tanto amate e che presto raggiungerò. Sentirò il tuo passo sicuro e leggero, la mano salda e lo spirito acuto di cui ho goduto per anni…ti sentirò ancora una volta vicino…e di ciò sono colma di gratitudine…
un sorriso viaggia verso te in questo istante
grata e commossa di questa presenza e dell’incontro con te…
mi hai dato la forza e la grinta di camminare incontro all’alba..continua a farlo..paoletta
Tra i monti il mio pensiero riincorre a te !
come non pensarti, tu che amavi moltissimo il Creato insieme al Creatore…
Pensami anche tu per le mie fatiche di questo periodo…
Grazie p.Filippo!
ti ho sognato ancora stanotte Filippo……
neanche quest’estate siamo riusciti a tornare al capriolo io e la mia famiglia…..mi fa paura non trovarti…
ma l’anno prossimo…….
Ciao
ciao Filippo,
ogni tanto vengo qui a trovarti con tutti i tuoi amici che leggo volentieri. Rimani nel cuore. Ti penso. Lorenzo
Ciao, stammi vicino x’ ho tanto bisogno di qualcuno che mi dia la forza per proseguire…. mi manchi e anche tanto
Ps
Ti aspetto alla “Citta’ dei Sassi”
Su ali d’aquila
Tu che abiti al riparo del Signore
e che dimori alla sua ombra,
di’ al Signore: “Mio rifugio,
mia roccia su cui confido.”
Rit. E ti rialzerà, ti solleverà
su ali d’aquila ti reggerà
sulla brezza dell’alba ti farà brillar
come il sole, così nelle sue mani vivrai.
Dal laccio del cacciatore ti libererà,
e dalla carestia che distrugge
poi ti coprirò con le Sue ali
e rifugio troverai.
Non devi temere i terrori della notte
ne’ freccia che vola di giorno
mille cadranno al tuo fianco,
ma nulla ti colpirà.
Perché ai Suoi angeli ha dato un comando,
di preservarti in tutte le tue vie,
ti porteranno sulle loro mani
contro la pietra non inciamperai.
E ti rialzerò, ti solleverò
su ali d’aquila ti reggerò
sulla brezza dell’alba ti farò brillar
come il sole, così nelle mie mani vivrai.
Grazie Filippo ti voglio bene!
Quanto è bella questa canzone, cantata tutti assieme in qualunque posto meraviglioso profumato di margherite gialle, in qualsiasi tempo e spazio, sentirò la tua voce, la nostra voce, in quelle parole ci sei tu
In giornate come quella di oggi sento il bisogno di parlarti Filippo, per sentire che tutto ciò che è stato ancora è e che si è solo trasformato.
Essere felici è un sentimento che ci fa così leggeri.
“Dite agli smarriti di cuore:
“Coraggio!Non temete;
ecco il vostro Dio,
(….)
Egli viene a salvarvi”
(IS.35,4)
Buon Natale, Filippo
In questa giornata speciale il mio pensiero si ferma sul tuo felice ricordo. Buon Santo Natale caro Filippo e a tutti voi amici
ciao! grazie IO e grazie Lorenzo:belli i vostri pensieri sul Natale ricordando p.Filippo.
Lo immagino mentre contempla la Sacra Famiglia di Betlemme… possa lui avere uno sguardo per tuti noi e per le nostre famiglie quando la pace vacilla,quando lo sconforto tenta di ‘paralizzarci’.
Il Santo Natale porti serenità in tutte le famiglie, con l’aiuto di Filippo!
Auguri a tutti voi!
Grazie Lorenzo, grazie Titti1 e grazie a tutti coloro che ricordano Filippo, mi piace molto leggere i vostri pensieri mi permettono di sentire Padre Filippo sempre vicino.
Buon Anno Padre Filippo e Buon Anno a tutti voi.
cari amici di Filippo ,a tutti un augurio di un sereno anno nuovo, anche se non ci potrà rispondere sono sicura
che gradirà anche lui questa bella poesia che si titola:
“regola di vita”
Se vuoi crearti una vita serena,
non devi preoccuparti del passato;
non irritarti minimamente
ma goditi sempre il presente;soprattutto non odiare alcuno,
e lascia al buon Dio il futuro. (Goethe)
A tutti voi amici di Filippo ,questo è il mio augurio
un augurio di sereno 2010 a tutti
Grazie Padre Filippo, rimarrai per sempre nel mio cuore e ti incontrerò ogni volta che insiperò l’aria di montagna. C’eri anche quest’anno più vivo che mai al Capriolo. Grazie per avermi protetto nel ghiaccio, nella neve, c’eri d’appertutto in ogni passo, in ogni dove, tra i fratelli.
Umiltà, Amore, Riflessione, Saggezza, e Pace scaturivano da ogni tuo gesto e da ogni tua parola. Grazie Filippo, ci manchi tanto!
Grazie a voi tutti che mi avete comunicato amore mentre visitavo questo blog.che possano fiorire ricche e numerosissime tutte quelle testimonianze sulla chiesa e i nostri sacerdoti troppo spesso bersaglio di una strategia denigratoria.i nostri sacerdoti sono un patrimonio importantissimo,preghiamo per loro durante e dopo la loro missione sulla terra…il demonio odia coloro che “osservano i comandamenti”.cio’ che possiamo fare noi da cristiani e’ unirci in preghiera e impegnarci attivamente con opere e testimonianze nella gioia di rendere onore e gloria al nostro Signore Gesu’ Cristo
Grazie Massimo per il messaggio che hai scritto qui….!
Io di tanto in tanto entro in questo bellissimo blog e ‘respiro davvero aria pura’ ! è un solievo per l’anima perchè si ritrova un pò di quella ‘freschezza’ che ci elargiva padre Filippo,con la sua Presenza e Anima Bellissima…
ed anche tutti voi mi donate ‘un pò di lui’….!
Grazie!
ciao Filippo,
confido che domani mi accompagni nella mia giornata di laurea.
Ti vogliamo bene, veglia per noi. Lorenzo
Ciao Lorenzo, ci sarà, ci sarà, anche se con il suo sguardo guarderà fuori dalla finestra, lui ti ascolterà e ti incoraggerà! Forza!!!
*VOGLIAMO SVEGLIARE L’AURORA!*
Ricorderemo P. Filippo Clerici S.I.
nel secondo anniversario della sua nascita al cielo
con una celebrazione eucaristica
*venerdì 9 aprile 2010
alle ore 21
presso la chiesa parrocchiale di San Martino
Piazza Villapizzone – Milano*
Dopo la celebrazione eucaristica,
chi desidera potrà vegliare in preghiera
nella Cappella della Comunità di Villapizzone
che rimarrà aperta per tutta la notte.
Chi non potrà partecipare
potrà comunque unirsi
con il ricordo e con la preghiera.
Un caro saluto e l’augurio di una buona Pasqua!
Con affetto,
p. Beppe Lavelli
Non potrò esserci ma sarò con voi con la preghiera.
Filippo…sono passati due anni ma il tuo ricordo è sempre con me. Tu mi hia fatto amare la montagna, la sua bellezza e i suoi silenzi…le notturne in giro per monti, l’ arrampicare alla buona, l’ ascoltare la natura. Oggi io e la Grigna siamo vicini, ci sono andato a vivere sotto. Ogni mattina la guardo e ti ricordo.
Ciao Filippo….ciao
paolo
Non so se potremo venire ma il nostro pensiero ci sarà .
Lo ricordiamo ogni giorno , e gli siamo grati per tutto quello
che ci ha donato .
Non lo dimenticheremo mai .
Corinna e Giuliano
Il Signore apre i nostri sepolcri e ci chiama alla VITA! La morte è sconfitta per sempre….. Gioisci Filippo sei nella VITA ETERNA!,
Buona Pasqua !
Francesca
“Ormai tutto ha un senso. Tu,e tu ancora, hai un senso. Tu non morirai. Coloro che ami, anche se li credi morti, non moriranno. Tutto ciò che vive, tutto ciò che è bello, sino all’ultimo filo d’erba, persino quel breve momento in cui hai sentito la vita palpitare nelle tue vene, tutto sarà vivo per sempre. Persino il dolore, persino la morte hanno un senso, divengono i sentieri della vita. Tutto è già vivo. Perchè Cristo è risorto.”
(Atenagora, patriarca di Costantinopoli)
A Filippo, già vivo per sempre, buona Pasqua.
“Tutto ciò che il Padre mi da, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perchè sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno” Gv6, 37-40.
Filippo oggi sono due anni che ci hai lasciato…continua a seguirci con il tuo amore fino al giorno dell’incontro definitivo con te nella gioia senza fine del Paradiso.
ciao Filippo,
sono già due anni ma sei sempre con noi, in tanti modi…..ci manchi….stasera non saremo a Villa, firenze non è ad un tiro di schioppo… ma tu lo sai….. ti vogliamo più bene che mai, prega per noi…
Ciao Filippo,
grazie per avermi fatto aprire le ali dove osano le aquile.
Ave
Due anni…ma è ancora ieri.
Ciao Filippo, un grande abbraccio.
” Para siempre…”
Ci rivedremo.
Lascio in questa ‘pagina’ la mia preghiera a p.Filippo.
Lo so che lui legge nel cuore…però legata come sono al ‘visibile’ …desidero dirglielo anche da qui:
sono preoccupata x gli esami di domani… per favore donami coraggio,caro Filippo, e ‘dammi una mano’ se puoi.
Grazie!
Ciao Filippo,
tanti cari auguri di buon onomastico!!!
Confido che San Filippo Neri e te siete già vicini in Cielo e proteggete tutti noi!!
Un abbraccio a tutti,
Lorenzo
Preghiera a San Filippo Neri
O mio caro e santo patrono Filippo
io mi butto fra le tue braccia e per amore di Gesù,
per amore di quell’amore che fece di te un eletto ed un santo,
io ti supplico di pregare per me,
affinché come Egli ha condotto te al cielo,
così a suo tempo conduca al cielo pure me.
E ti prego sopra tutto di ottenermi una vera devozione,
quale fu quella che tu nutristi verso lo Spirito Santo,
la terza persona della SS. Trinità; di modo che come Egli,
il giorno della Pentecoste, colmò mirabilmente delle sue grazie il tuo cuore,
così anch’io possa avere quella giusta misura di doni,
che sono necessari alla mia salute.
E poiché io ti prego di ottenermi quei sette doni,
che sono atti ad eccitare e disporre il mio cuore verso la fede e la virtù,
invoca per me:
– il dono della sapienza, affinché io possa preferire il cielo alla terra e conoscere il vero dal falso;
– il dono dell’intelletto, mediante il quale io riesca a stampare nel mio spirito i misteri del suo verbo;
– il dono del consiglio, affinché io possa vedere come debba comportami nei casi dubbi;
– il dono della fortezza, affinché con costanza invincibile io possa combattere con i miei nemici;
– il dono della scienza, per essere in grado di dirigere tutte le mie azioni, coll’intenzione pure che ridondino a maggior gloria di Dio;
– il dono della religione, affinché io diventi devoto e di coscienza;
– il dono del santo timore, affinché io accetti con timore, riverenza e sobrietà tutte le mie spirituali fortune.
O Padre dolcissimo
fiore di purità,
martire di castità,
prega per me.
(Card. John Henry Newman C.O.)
Tanti auguri caro Padre Filippo, sei sempre nei nostri cuori!
Ciao Filippo e a tutti gli amici. Buone e felici vacanze a tutti!
Non dimentico Selva estate 2005… Filippo che bello stare con te e tutti voi amici!!
Pensarti mentre cammino tra i sentieri di montagna è dolce, caro p.Filippo….
e mentre ammiro il paesaggio montano ti prego…
un caro saluto a tutti voi cari amici di p.Filippo.
Grazie padre filippo
Mi manca la tua guida Filippo! Illumina le mie scelte.
Di tanto in tanto sento forte un richiamo e mi soffermo ad ascoltarne ”il messaggio”:
il ricordo del tuo volto sorridente, le tue espressioni e le parole di Speranza e Fiducia per tutti noi,p.Filippo.
Sii sempre con noi…
Caro Filippo,
EGO SUM PAUPER; NIHIL HABEO; ME IPSUM DABO
scopro oggi, grazie alle vie infinite che attraversano anche internet della tua scomparsa da questo mondo. Oggi sotto un cielo grigio londinese leggendo con commozione tutti i post scritti qui sopra mi riaffiorano le immagini e i ricordi dell’estate 1978 passata attorno allo studio del vangelo di marco. Ricordo la mia ingenuita’ e quei primi semi di riflessione che distribuisti a noi giovani “maturati”. Semi che hanno messo molto a maturare per un eterno ritardatario come me.
Grazie per averti conosciuto. Grazie per quei semi che sono ancora con me.
Antonio
Ne e’ passato di tempo da quel Giorno ma tu sei ancora presente nei miei pensieri, mi manchi, mi manchi tanto avrei bisogno di sentirti per avere risposte che nessuno puo’ Darmi e tu sei andato poco prima di quel maledetto Giorno che mi ha cambiato completamente La Vita
….MI MANCHI…….
Sono già passati tre anni….
Ti voglio bene. Per sempre.
Sono tre anni che ci hai lasciato e ancora la tua mancanza si sente come fosse il primo giorno….
Ciao
Filippo
Padre Filippo, ti affido un problema di salute….. vieni in aiuto per favore.
Rivolgi anche tu,come Gesù questo invito : “Non sia turbato il vostro cuore. Abbbiate Fede in Me!”
Grazie per l’aiuto che mi hai dato p.Filippo! 😀
Ho trovato oggi questo blog “per caso”. Ho frequentato Selva negli anni 1979-1988. Non ho più rivisto Filippo da allora. Da un anno ho scoperto le lectio in MP3 sui vangeli e le ascolto sul mio lettore personale.
Per me Filippo è stato ed è tuttora la testimonianza che la vita è bella: una specie di ricamo dorato nella trama di lana robusta delle lectio di Silvano.
ciao Io sto a Roma e non ho mai potuto ascoltare le lectio di FIlippo, mi piacerebbe ascoltarle, sai indicarmi come posso reperirle?
Dopo 4 anni il tuo ricordo è sempre con noi.
Guardando la Grigna che tu amavi tanto ti giunga la nostra preghiera certi che tu da vette più alte ti ricordi di noi ogni giorno.
Carissimo p. Filippo le vogliamo bene sempre, anzi ancora di più….grazie. Pier, Giuliana, Filippo e Anastasia
Aiutala, aiutami, anche stavolta p. Filippo. Grazie.
Mi manchi, ci vorrebbe un tuo consiglio per la strada da prendere… Un buon camminatore sa aprirsi le strade per arrivare in tempo.. Speriamo di arrivare in tempo Filippo!
Ciao Filippo,
ti ho sempre visto e salutato in S.Fedele alla catechesi del lunedì. Il tuo sorriso e giovialita’ mettevano buonumore. Sto ascoltando le catechesi di Silvano e tue. solo ora ho scorso i commenti alla tua morte: devo dire che sono stato investito da una cascata di Amore che mi ha commosso e stupito. un abbraccio.
caro Filippo, non ti ho dimenticato… tutti i giorni ti penso e so che ci sei…
Sono passati cinque anni.
” …sappi che l’affetto nell’addio non è minore che nell’incontro.Rimane uguale e sarà eterno.”
Ciao Filippo ti voglio bene
Caro padre Filippo, non ti dimentico.
In questo periodo di sofferenza, ti prego, aiutami a non aver paura. Voglio immaginare la tua presenza,così come la ricordo, che fiduciosa in volto mi dice ” Non temere! Abbi fede in Gesù che tutto può….!”
” Non temere! Abbi fede in Gesù che tutto può….!”Caro Filippo ti chiedo anche io di aiutarmi in questo momento di tante prove. Ti voglio bene
Ciao a tutti gli amici di padre Filippo!
Ho trovato questo sito che a molti ricorderanno le lunghe escursioni bellissime tra i monti che circondavano Villa Capriolo e la Valgardena!
Qualcuno di voi ricorda il posto esatto dove padre Filippo ci portava ad aspettare l’Alba? era il Cir o il Piz Duleda?
http://www.ladinia.it/panorama/panorama.php?id=220
un abbraccio a tutti, ricordandoci nella preghiera, vicendevolmente, affidando le nostre prove anche a p.Filippo!
Caro Filippo, vorrei tanto che tu fossi qui così mi potrei aprire.. Tu eri una delle poche persone che sapevano ascoltarmi.. Mi manchi tanto a distanza di 6 anni.. Ti voglio bene. Manlio
”Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita
perché amiamo i fratelli” (1Gv 3,14)
Giovedì 9 aprile 2015,
alle ore 21.00
nella chiesa Parrocchiale di S. Martino in Villapizzone
(Piazza Villapizzone – Milano)
celebreremo un’Eucaristia ricordando con riconoscenza
le persone che hanno condiviso con noi il cammino
e rendendo grazie al Signore
per il dono che continuano a essere per ciascuno.
Seguirà un momento conviviale.
Durante la notte ci sarà la possibilità di continuare la preghiera
presso la Cappella della Comunità di Villapizzone.
Chi non potesse partecipare all’Eucaristia
può unirsi nel ricordo e nella preghiera.
Buona Pasqua!
‘Selva’ Villa Capriolo – Comunità di Villapizzone – Mondo di Comunità